Qui Firenze – Challot e musica al Balagan Cafè
“Sciogliete in una ciotola capiente il lievito con l’acqua tiepida (non calda!) e il primo cucchiaio di zucchero, poi fate riposare un paio di minuti per riattivare il lievito, specie se usate quello secco in granelli. Aggiungete nella ciotola il resto dello zucchero, l’olio, il sale e le uova, dunque amalgamate il tutto; aggiungete poi anche la farina, ma lentamente, due bicchieri per volta.
Quando l’impasto diventa compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per una decina di minuti, poi trasferitelo in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare per almeno un’ora (volendo anche due) coperto da un panno umido, finchè non raddoppia. Una volta che l’impasto è ben lievitato fate le forme : la treccia semplice di tre rotoli, come quella dei capelli, è facilmente realizzabile e di sicuro effetto”. È la ricetta della challah, il pane del Sabato ebraico, raccontata dalle blogger di Labna. Ieri la challah è stata grande protagonista dei giovedì del Balagan Cafè, la rassegna estiva organizzata dalla Comunità ebraica di Firenze con direzione artistica di Enrico Fink. Ad illustrare al folto pubblico fiorentino le specificità di questo alimento, la sua storia, la sua contestualizzazione culturale, le molte varianti delle differenti comunità ebraiche nel mondo, l’attuale leader comunitario Sara Cividalli e l’ex presidente Daniela Misul, cui compete la responsabilità di un laboratorio che ogni venerdì, in via Farini, sforna chili e chili di challot. Challah ma anche – più in generale – la centralità del pane nella tradizione ebraica. Un ruolo preminente già a partire dal testo biblico dove, ha ricordato Cividalli, il pane è citato quasi 300 volte. A chiudere la serata, come di consueto molto partecipata, il concerto della Original Klezmer Ensemble con Davide Casali al clarinetto e alla voce, Luca Demicheli al basso, Salvatore Sansone alla testiera. L’esibizione del gruppo arriva a poche ore dalla performance che, presso la sinagoga di vicolo delle Scotte a Siena, ha inaugurato l’installazione A Jewish Opera in mostra fino alla fine di agosto.
(2 agosto 2013)