Disciplina dall’esterno
A Norimberga i luoghi dove si tenevano i congressi annuali del partito nazista, con i grandi raduni e le sfilate, sono stati in parte mantenuti com’erano, ma non del tutto, in un delicato equilibrio tra l’esigenza di conservare la memoria di ciò che è stato e l’attenzione a evitare ogni rischio di celebrazione. Oggi tutto appare impressionante ma al contempo forse anche un po’ desolato e squallido, come è salutare che appaia ai giovani di oggi. Un elemento che mi incuriosisce sono una serie di quadrati sul terreno che pare aiutassero a mantenere la disposizione ordinata che si vede nelle immagini e nei filmati; sembra che nella realtà i raduni fossero ben più caotici di come forse li immaginiamo. La cosa non mi sorprende perché mi sembra confermare un’impressione che spesso ricavo dagli atteggiamenti dei miei allievi: quelli più convinti della necessità di un’autorità forte e più disposti a obbedire senza discutere sono spesso i meno capaci di autodisciplina, come se delegassero a qualcun altro la responsabilità delle proprie azioni. A maggior ragione immagino che i nazisti dovessero essere particolarmente incapaci di autocontrollo. Viceversa chi è abituato a osservare delle regole pare meno disponibile ad accettarle dall’esterno senza discussioni. Gli ebrei hanno molte regole e discutono moltissimo. Forse non è un caso.
Anna Segre, insegnante
(9 agosto 2013)