intimità…

“Una persona non conosce ciò che è nel cuore del suo prossimo” (Pesachim 54b). Ne ha già parlato martedì rav Della Rocca. Sono più pessimista di lui: neanche attraverso i comportamenti – che dipendono da intenzioni e dunque da pensieri – si può conoscere intimamente l’altro. Forse – e il Talmud variamente lo suggerisce – il luogo dell’intimità tra persone è lo studio condiviso.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino

(18 agosto 2013)