…identità
Sul “domenicale” de “Il sole 24 ore” dell’11 agosto, il geografo Franco Farinelli – che avremo il piacere di ascoltare il 30 settembre a Milano nella cornice del Festival di Cultura ebraica “Jewish and the City”, a proposito della storia degli ebrei come geografia – ha ricordato che il mondo non è un insieme di luoghi, di parti l’un l’altra irriducibili perché ciascuna dotata di valori propri e qualità specifiche, ma è uno spazio che occorre interpretare, avendo come criterio di lettura la piazza, ovvero un luogo pubblico dove tutti sono parti e nessuno è escluso. Il che richiede che si abbia, anche, una diversa accezione di ciò che di solito chiamiamo “generale” o “particolare”, “collettivo” o “individuale”, “specifico” o “condiviso”. In altre parole che si dia un contenuto, meno esclusivo e più articolato (o almeno maggiormente problematico) alla parola identità.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(25 agosto 2013)