Lech Lechà al via
Libri, musica, sapori, cinema, riflessione. Sono gli ingredienti di Lech Lechà, la settimana di rassegna culturale con protagonista la Puglia ebraica che prende il via oggi a Trani, promossa dallo stesso Comune di Trani, dalla Comunità ebraica di Napoli e dalla Regione Puglia con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
“Ciò che resiste nel tempo diventa tradizione – ha dichiarato Cosimo Yehuda Pagliara coordinatore di Lech Lechà per il Salento, nel corso della conferenza stampa di presentazione – Lech Lechà rimane un cantiere aperto che, nonostante le restrizioni imposte dalla crisi, guarda al futuro con grande fiducia, forte dei grandi riscontri avuti nella passata edizione e dalle richieste di partecipazione giunte per l’edizione 2013.”
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, Silvia Godelli, poiché “in un anno difficilissimo come questo, si è riusciti nuovamente ad organizzare una manifestazione di grande valore culturale”. “L’obiettivo che la Settimana della cultura ebraica si è prefissato merita di essere perseguito perché, al di là dell’importanza religiosa dell’ebraismo, rimane fondamentale promuoverne la conoscenza presso le altre comunità quale strumento per abbattere pregiudizi e stereotipi”.
A portare il proprio saluto nel corso della conferenza stampa anche i rappresentanti di varie località coinvolte dall’edizione 2013 del festival, il sindaco di Trani Luigi Riserbato innanzitutto, che ha ricordato come la sua città abbia dato “stimolo a un movimento di rinascita ebraica capace di coinvolgere l’intero Mezzogiorno”, ma anche Costantino Ciavarella, vicesindaco di San Nicandro Garganico, Giusy Caroppo, assessore alle Politiche dell’identità culturale del Comune di Barletta, Paolo Cascavilla, Assessore alla Solidarietà, Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Manfredonia.
“Lech Lechà – ha concluso il direttore artistico della manifestazione, il musicista Francesco Lotoro – rappresenta l’occasione per riprendersi ciò che appartiene, per recuperare un pezzo importante di identità per gli ebrei e per le altre comunità con cui convivono da secoli”.
(25 agosto 2013)