Voci a confronto
Sul Corriere della Sera presentato da Dario Fertilio il saggio “Il Terzo Reich contro Pio XII” (San Paolo) di Pier Luigi Guiducci. “Il Pontefice è spesso stato accusato da storici di parte avversa di «assordanti silenzi», se non addirittura di complicità con Hitler, il libro di Guiducci si colloca sul versante opposto allo scopo di sfatarne la leggenda nera” scrive Fertilio, che aggiunge “Fra i documenti riportati nel libro spicca una preziosa testimonianza postuma, raccolta da padre Peter Gumpel, relatore nel processo di canonizzazione di Pio XII. Essa — riferita da un militare tedesco che aveva chiesto il silenzio fino alla sua morte, avvenuta da poco — riguarda il retroscena di una tragedia: il rastrellamento degli ebrei romani, quando oltre mille persone vennero condotte ad Auschwitz. Il punto centrale è: perché Heinrich Himmler, il 16 ottobre del 1943, alle due del pomeriggio diede improvvisamente l’ordine di fermare il rastrellamento? La ragione del ripensamento — che consentì a moltissime persone di salvarsi — fu un bluff del generale Rainer Stahel, responsabile del comando tedesco a Roma. Stahel, che non condivideva la linea dura, avvertì Himmler come il prolungarsi del rastrellamento avrebbe provocato una ribellione della popolazione, mettendo in pericolo l’approvvigionamento delle truppe tedesche impegnate al fronte”.
Dal Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, apertosi ieri, una riflessione sull’Otto per mille e sui meccanismi di ripartizione: i valdesi accedono per la prima volta quest’anno alle quote inespresse e si troveranno a gestire 37 milioni di euro, tre volte più che l’anno precedente. “Noi ci impegniamo – ha sottolineato il pastore Eugenio Bernardini, a capo dell’esecutivo delle Chiese metodiste e valdesi – a restituire le risorse che ci vengono dalle tasse degli italiani nel modo più aconfessionale possibile. Pertanto, una rivisitazione della normativa che veda, per esempio, una riduzione dall’8 al 7 o al 6 per mille, o l’abolizione della ripartizione delle quote non espresse, noi la comprenderemmo e la sosterremmo” (Corriere).
“Amiamo il calcio, combattiamo il razzismo”. È questo lo slogan scelto dalla squadra della Lazio per le maglie da indossare all’ingresso in campo nella partita di ieri (Gazzetta dello Sport).
L’International Herald Tribune propone un approfondimento su quello che è divenuto noto come “il vino di Hitler”, le bottiglie dell’azienda Lunardelli che riportano il volto del leader nazista: intervistato il titolare Andrea Lunardelli e rav Marvin Hier, rettore del Centro Wiesenthal.
Lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua firma sulla Stampa una riflessione sull’autentico significato del termine “sionismo”.
Dopo la notizia ormai apparentemente vicina alla conferma dell’uso di gas nervino da parte del regime di Bashar Al Assad, Israele chiede alla comunità internazionale di intervenire e si dice pronta a diferndersi (Giorno-Carlino-Nazione). Sulla Stampa il politologo Edward Luttwak spiega perché invece gli Stati Uniti devono evitare l’intervento a ogni costo.
Ancora sul quotidiano torinese, un ritratto-intervista del cantante israeliano Asaf Avidan.
(26 agosto 2013)