Qui Venezia – Un anno per l’altruismo
Rosh HaShanah marca l’anniversario della creazione del mondo e costituisce il giudizio divino universale su tutta l’umanità. Come, ad esempio, il consiglio di una comunità che si riunisce per valutare le capacità e le qualità di uno per poi decidere se assumerlo oppure no, così proprio si implica il giudizio di Rosh Hashanah. Visto che il mondo fu creato da Hashem, ma si mantiene attraverso le nostre azioni e il nostro comportamento, perciò Hashem ogni anno a Rosh HaShanah esamina la nostra posizione, la nostra funzione e nel cielo si chiede, per ciascuno di noi, perché ci serve e che tipo di contributo dà per l’esistenza del mondo. Infatti, la nostra riflessione in questi giorni è sempre sulla base di questo punto: come io posso essere utile per il mondo e in che modo posso aiutare e appoggiare la mia società, alla mia kehillah, ecc.
Si dice nella tefillah che a Rosh HaShanah davanti a Hashem sono aperti i libri della morte e i libri della vita. Noi, ci chiediamo la vita, ma la domanda è perché la vogliamo? Solo per divertire, per soddisfare i nostri impulsi materiali? Assolutamente no… la vita ha un senso, un proposito molto più elevato che è la bontà, la beneficenza, allontanarsi dall’egoismo e occuparsi dell’altruismo, del bene comune e soprattutto dare beneficio, onore, gloria e credito alla Torah e ad Hashem. A questa intenzione dobbiamo indirizzare le nostre tefillot di Rosh HaShanah.
Che sia un anno di crescita in tutti i sensi, anno di pace e di fraternità tra tutti noi. Amen.
Gili Benjamin, rabbino capo di Venezia
(28 agosto 2013)