Voci a confronto

rassegnaLe vicende siriane in primo piano sui giornali di oggi.
“L’Occidente salvi l’onore in Siria. Le minacce di Putin sono un bluff” si intitola l’editoriale del filosofo francese Bernard-Henri Lévy sul Corriere.
Sono in molti a dedicare spazio alle possibili ripercussioni su Israele dell’intervento contro Bashar Al Assad. Lo stesso Corriere propone un’intervista allo scrittore Etgar Keret che racconta con la sua ironia la paura di un attacco a Tel Aviv, mentre Maurizio Molinari sulla Stampa scrive come grande sia il timore nello Stato ebraico che, con la caduta del dittatore, il paese finisca nelle mani di Al Qaeda. E il rischio che qualsiasi risultato in Siria possa rappresentare un pericolo per Israele è la posizione espressa da Nahum Barnea, columnist di Yediot Achronoth in un editoriale sull’International Herald Tribune. “Non siamo parte della guerra civile in Siria, ma siamo pronti ad ogni scenario. Se intercetteremo un’aggressione, reagiremo” le dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu riportate da Giorno-Carlino-Nazione.
“Quel mosaico di religioni al confine con Israele” è invece il titolo scelto dal Mattino per un articolo in cui si offre al lettore una panoramica della situazione della Siria e il suo ruolo geopolitico. Il quotidiano napoletano propone anche un’intervista al ministro degli Esteri Emma Bonino in cui viene ulteriormente specificata la posizione italiana di non prendere parte a un’operazione militare senza l’avallo delle Nazioni Unite.

L’Osservatore romano riporta la notizia che l’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa ha fatto pervenire un messaggio di felicitazioni ai nuovi rabbini capo di Israele David Lau e Yitzhak Yosef. L’organo della Santa Sede scrive anche che “il dipartimento di Stato di Washington ha assicurato ieri sera che i negoziati tra israeliani e palestinesi proseguono, smentendo così le informazioni di stampa secondo le quali sarebbero stati sospesi”.

La Gazzetta del Mezzogiorno offre una panoramica della programmazione della Mostra del Cinema di Venezia e sottolinea la partecipazione di Amos Gitai con il film Ana Arabia.

(28 agosto 2013)