Voci a confronto

rassegnaStato e legalità: un tema di grande attualità che Claudio Magris affronta prendendo ad esempio una vicenda relativa alla costituzione del moderno Stato di Israele. Nella riflessione dell’intellettuale triestino, pubblicata sul Corriere della sera con richiamo in prima pagina, il cannoneggiamento ordinato da Ben Gurion nei confronti della nave Altalena, arrivata dall’Europa con molti uomini e armi preposti alla difesa di Israele. Il capitano della nave voleva infatti consegnare parte del carico alla formazione estremista dell’Irgun, formalmente sciolta, e a niente erano valse le ripetute pressioni di Ben Gurion che, a malincuore, aveva infine scelto la soluzione del fuoco amico pur di difendere il cardine della legalità. “Questa storia – riflette Magris – parla di te, anche questa esemplare storia israeliana parla di te e me, del nostro paese, di come siamo e di come dovremmo essere”.
Nell’inferno siriano finalmente una buona notizia: la liberazione del giornalista Domenico Quirico, inviato del quotidiano torinese La Stampa. Appelli, trattative e un fiocco giallo: Repubblica racconta le paure e le speranze di questi cinque mesi di prigionia. Ad accogliere Quirico il ministro degli Esteri Emma Bonino. “Emozionate e felici”, questa la prima reazione delle figlie del giornalista, protagoniste a giugno di un videomessaggio rivolto ai sequestratori.
Sempre su Repubblica, l’intervista al direttore della Stampa Mario Calabresi. Alla domanda se se l’aspettasse, Calabresi risponde: “Speravo succedesse prima di un eventuale intervento americano. C’era il timore di un caos totale, sapevo del tentativo di portarlo a casa il prima possibile”.
Nella lotta al razzismo nel mondo del calcio l’autogol di Mario Balotelli. Mentre la nazionale incontrava il ministro Kyenge, soffermandosi a lungo su queste tematiche, l’attaccante del Milan era segnalato nella sua stanza a fare una pennica. Il ministro ha comunque minimizzato sulla sua assenza (Repubblica).

(9 settembre 2013)