1938 – I conti con la storia

piazza unitaGrazie agli avvenimenti di oggi, il 18 settembre potrà essere ricordato a Trieste non soltanto per essere stato il giorno in cui Mussolini annunciò per la prima volta la decisione di promulgare le infami leggi razziste: questa mattina infatti, in Piazza dell’Unità d’Italia, nel luogo in cui ciò avvenne, è stata scoperta una targa, posta sul selciato, che riporta queste parole: “il 18 settembre 1938 Mussolini scelse questa piazza per annunciare l’emanazione delle leggi razziali antiebraiche, macchia incancellabile del regime fascista e della monarchia italiana – Comune di Trieste – 18 settembre 2013”.
A togliere il telo che la copriva, davanti alla cittadinanza, Bruna Sevini e Amos Mariani; la prima in rappresentanza della generazione che, presente all’evento, visse sulla propria pelle le conseguenze di quell’azione tremenda, il secondo in qualità di giovanissimo testimone per le future generazioni, affinché tutto questo non possa più avvenire per nessun essere umano.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio in cui invita a considerare questo doloroso ricordo come monito per il futuro.
Il sindaco Cosolini ha richiamato la lectio magistralis tenuta dal professor Michele Sarfatti lunedì scorso durante la cerimonia ufficiale, invitando poi a considerare quella di oggi come un’azione volta a chiudere una pesante pagina di reticenze, silenzi, imbarazzi e lutti, responsabilità, complicità e connivenze, considerandola importante non soltanto dal punto di vista più strettamente simbolico nell’evoluzione del pensiero e della coscienza civile.
È stata poi la volta del consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e assessore alla cultura della Comunità ebraica di Trieste, Mauro Tabor, che ha voluto mettere in evidenza le potenzialità di Trieste come palestra di convivenze fra culture diverse, che anziché inclusiva, divenne purtroppo esclusiva, a partire dall’incendio del Narodni Dom nel 1920 per arrivare al tragico giorno ricordato oggi.
Alla presenza degli alunni di IV e V della scuola primaria I. S. Morpurgo ha ricordato anche gli allievi ebrei delle scuole di allora che, pochi giorni prima del 18 settembre del 1938 ricevettero l’invito a non ripresentarsi in classe all’inizio dell’imminente anno scolastico “per non contaminare la razza italiana”, mentre gli ebrei fiumani, accorsi a Trieste per sentire il discorso del duce, poco dopo avrebbero perso la cittadinanza italiana per la quale avevano combattuto, diventando così apolidi.
A conclusione, il sindaco Cosolini ha ricordato che il percorso di elaborazione di questa pesante pagina della storia cittadina proseguirà il 3 ottobre, con l’inaugurazione, al Civico museo della Risiera di San Sabba, Monumento nazionale, di “Immagini dal silenzio” prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955 – 1960, curata da Marzia Luppi e Elisabetta Ruffini, Fondazione ex campo di Fossoli. L’amministrazione comunale ha deciso di aumentare ulteriormente lo spazio dedicato agli incontri con i ragazzi delle scuole, essendo già stato superato il numero di posti disponibili inizialmente previsto.

Paola Pini

(18 settembre 2013)