Voci a confronto

rassegna“Da Piazza Unità c’è un orizzonte stupendo, non riesci a distogliere lo sguardo. E invece quel giorno di 75 anni fa, io al mare detti le spalle: per ascoltare quelle terribili parole di Mussolini”. Massimo Lopes Pegna, sulla Gazzetta dello Sport, anticipa l’intervista di Pagine Ebraiche a Maurizio Nacmias, ebreo triestino, adolescente al momento dell’annuncio dell’emanazione delle leggi antiebraiche da parte di Mussolini, oggi novantenne e con un glorioso passato da lottatore alle spalle.
Sulle commemorazioni del 18 settembre, spazio anche sull’Osservatore Romano che richiama il discorso tenuto dal presidente UCEI Renzo Gattegna lo scorso 16 settembre nella sala consiliare di Trieste. “Le leggi del 1938, chiamate con un inaccettabile eufemismo “razziali”, ma che in realtà furono “razziste” – ha ricordato Gattegna – colsero gli ebrei, salvo poche eccezioni, sorpresi, increduli e impreparati tanto è vero che molti pagarono con la vita il ritardo con il quale compresero la gravità del pericolo”.
Bartali esempio di uomo, di sportivo e “prototipo del fiorentino brontolone”. Così Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ha ricordato, nell’arco di una convention a Roma, Ginetaccio “che contestava, ma poi si rimboccava le maniche e vinceva; che con la scusa di allenarsi, e poggiando sulla sua notorietà di campione, durante gli anni terribili della guerra aiutò tanti ebrei a salvarsi” (Corriere dello Sport). “Proprio in questi giorni – ha affermato il sindaco – sta per concludersi l’iter per il riconoscimento di Bartali come “Giusto tra le Nazioni”, assegnato dal Museo della Shoah di Gerusalemme ai non ebrei che, mettendo a repentaglio la propria vita, hanno salvato gli ebrei”.
“Lì, al Binario 21, siamo tutti ebrei, ma anche tutti, in quanto uomini, capaci di male”. Parole di Paolo Biscottini, docente di Museologia, che sul Corriere della Sera, nelle pagine milanesi, sottolinea l’importanza di trasmettere agli studenti, alle nuove generazione la memoria delle pagine buie del Novecento, la responsabilità italiana, attraverso la visita di luoghi come il Memoriale della Shoah di Milano.
La Commissione Giustizia della Camera ha approvato l’estensione dell’aggravante dei reati di razzismo, nazismo, di tipo religioso ed etnico (quelli appunto previsti dalla legge Mancino) anche per il reato di omofobia. Gli emendamenti erano stati dichiarati incostituzionali nel 2009 e nel 2011 attraverso il voto proprio della Camera sulle pregiudiziali di costituzionalità. Questa volta, come ricorda Alessandra Arachi sul Corriere, la maggioranza dei parlamentari di Montecitorio ha votato no all’incostituzionalità (405 contro 100). Oggi si dovrebbe arrivare al voto definitivo.
“Negli occhi dei bimbi di Damasco ho visto tutto l’orrore dei gas” è la drammatica e strazante testimonianza raccolta da La Stampa di Maurizio Barbeschi, ispettore dell’Onu italiano, membro della spedizione che si è occupata di raccogliere prove sull’uso di armi chimiche in Siria.

(18 settembre 2013)