Sfogliando il coraggio di Gino
Grande attenzione, sui giornali italiani e internazionali, alla proclamazione di Gino Bartali tra i Giusti tra le Nazioni onorati dallo Yad Vashem. Una decisione che arriva anche a seguito delle numerose testimonianze inedite sul coraggio del ciclista raccolte in questi anni da Pagine Ebraiche.
Un ruolo che è riconosciuto, tra gli altri, da Leonardo Coen su Repubblica e da Francesca Nunberg sul Messaggero. E ancora da Avvenire, che raccoglie la soddisfazione di Guido Vitale, direttore di Pagine Ebraiche. “Gino Bartali – afferma – è stato un campione immenso, sui pedali e nella vita. Il riconoscimento dello Yad Vashem è il giusto premio per una vicenda umana esemplare”.
La vicenda Goldenberg, il testimone che al giornale dell’ebraismo italiano raccontò di essere stato nascosto nella cantina di una casa di proprietà di Bartali in via del Bandino, è centrale anche nelle riflessioni e nei lunghi articoli che appaiono sui due principali quotidiani sportivi, Corriere dello sport e Gazzetta dello sport. Quest’ultima riporta integralmente uno stralcio dell’intervista che Goldenberg rilasciò ad Adam Smulevich dimenticando però di citare sia fonte che autore. Scava in grande profondità invece Paolo Navarro Dina che, sul Gazzettino, racconta proprio la testimonianza Goldenberg e alcuni suoi retroscena. Un risultato che è stato possibile raggiungere grazie all’intermediazione di Nardo Bonomi
Il ruolo di Pagine Ebraiche nella positiva conclusione della pratica Bartali è messo in luce anche sui dorsi locali dei maggiori quotidiani nazionali, Corriere della sera e Repubblica. Il Corriere fiorentino, riferendosi a Goldenberg, titola: “Il bimbo del ’43 non dimentica: sono tornato in quella cantina”. Repubblica parla invece di “Ultima vittoria”. La Nazione dà voce a numerosi ebrei fiorentini e alla loro gioia. In primis quella del loro presidente Sara Cividalli.
(24 settembre 2013)