Progetti di Cultura
La quattordicesima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica vedrà ques’anno aumentare i Paesi aderenti all’iniziativa e, in ogni, Paese, aumentare le località che ospiteranno eventi. In Italia avremo due nuove località, che portano a 66 le città aderenti, oltre il triplo delle 21 città sedi di comunità ebraiche, a dimostrazione del successo di questa iniziativa che vuole portare la storia, la cultura e il contributo dell’ebraismo alla civiltà europea a un pubblico sempre più vasto. Il successo sempre in crescita nelle precedenti edizioni conferma la validità della scelta operata nel 1999 per contribuire alla lotta al pregiudizio antiebraico attraverso la conoscenza dei nostri valori e della nostra cultura. Ai primi timidi passi incentrati sull’apertura al pubblico dei luoghi simbolo della presenza ebraica sono seguite conferenze e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali e presentazioni di opere letterarie. Numerose iniziative sono in fase di messa a punto quest’anno per attirare nuovo pubblico, stimolare nuovi interessi e confermare all’Italia il primato di presenze tra tutte le nazioni europee aderenti. Particolarmente significativa è la scelta di Napoli come città capofila dell’edizione italiana, per il fatto che questa Comunità rappresenta oggi la più antica realtà ebraica meridionale con i suoi 150 anni di vita. Napoli rappresenta il punto di riferimento per la rinascita della presenza ebraica in tutto il Meridione di Italia che, nei secoli, ha visto fiorire e scomparire grandi centri di studio e cultura: l’UCEI attribuisce quindi grande rilievo a questa scelta e agli sviluppi che potrà avere nei prossimi anni. Nonostante il difficile momento politico, contiamo di poter avere significative presenze istituzionali alle varie iniziative, sulla scia di ciò che era avvenuto a Venezia lo scorso anno con la presenza di due ministri alla cerimonia ufficiale di apertura. Anche quest’anno sono già stati concessi l’alto patronato del presidente della Repubblica e il patrocinio del ministeri dell’Istruzione, della Cultura e degli Esteri: è così confermata e rafforzata l’immagine di evento culturale di rilevanza nazionale e istituzionale della manifestazione. Questa iniziativa di portata europea e sovranazionale trova in Italia un terreno molto fertile per altre iniziative locali che nel corso dell’anno mettono le nostre Comunità a contatto con la cittadinanza e le istituzioni: penso a titolo di esempio al Festival Internazionale di Letteratura e Cultura Ebraica di Roma appena terminato e alla prima edizione del Festival di Cultura Ebraica di Milano, Jewish and the City, che si terrà nei giorni a cavallo del 29 settembre, dando ancor più risalto e richiamo alla Giornata Europea, ampliando su quattro giornate gli eventi e le occasioni di incontro. Non posso inoltre dimenticare in questa occasione le tre nuove strutture permanenti, attualmente in diversi stadi di realizzazione, quali il Museo Nazionale della Shoah di Roma, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e il Memoriale della Shoah di Milano. Questi non saranno solo centri espositivi e luoghi di memoria e testimonianza storica, ma strutture al cui interno potranno svilupparsi progetti formativi per giovani studenti. Attraverso lo studio e la conoscenza della storia del popolo ebraico essi potranno contribuire a diffondere i nostri valori etici e morali per una società del futuro multietnica, rispettosa delle tradizioni e della cultura di tutte le sue componenti.
Roberto Jarach vicepresidente Unione Comunità Ebraiche Italiane
Pagine Ebraiche, settembre 2013
(25 settembre 2013)