“Il silenzio del Giusto” L’omaggio di Le Monde a Bartali
“Il silenzio del Giusto”. È il titolo dell’articolo a tutta pagina che l’autorevole quotidiano francese Le Monde, a firma del suo corrispondente a Roma Philippe Ridet, dedica oggi al riconoscimento di Gino Bartali nel registro dei Giusti tra le Nazioni. Una lunga inchiesta, che conquista l’onore della prima pagina e in cui Ridet scava a fondo nella vicenda facendo emergere nuovi elementi sul coraggio di Ginettaccio. Nell’articolo si dà voce in particolare al giornalista di Pagine Ebraiche Adam Smulevich che, assieme a Sara Funaro, si era fatto portavoce di un appello per nuove testimonianze direttamente dalle colonne del giornale dell’ebraismo italiano (“Un albero anche per Ginettaccio”, Pagine Ebraiche aprile 2010) e che, nell’inverno dello stesso anno, aveva raccolto e pubblicato la testimonianza inedita di Giorgio Goldenberg, il piccolo ebreo fiumano che proprio a Smulevich racconterà – dando un impulso decisivo alla pratica Bartali – di essere stato nascosto in una casa di via del Bandino di proprietà del grande ciclista toscano e di suo cugino Armandino Sizzi.
Sulla scia dell’emozionalità suscitata in Italia e nel mondo dal riconoscimento dello Yad Vashem questa sera a Firenze, alle 19, appuntamento nei giardini della sinagoga per la performance artistica “Quanta strada ha fatto Bartali” con regia di Nicola Zavagli e con musiche della Balagan Cafè Orkestar diretta da Enrico Fink. Nel pomeriggio di lunedì 7 ottobre a Milano, alla libreria Centofiori (Piazzale Dateo 5), Adam Smulevich e il giornalista della Gazzetta dello Sport Marco Pastonesi presenteranno invece La strada del coraggio (SixtysixthandSecond Editore), volume in cui i fratelli canadesi Aili e Anders McConnon ricompongono i tanti tasselli del coraggio di Bartali a partire proprio dalla vicenda Goldenberg.
(29 settembre 2013)