Nugae – Punteggiatura
“Metti, le virgole, al posto giusto” è la numero 19 delle Quaranta regole per scrivere bene di Umberto Eco. Una missione semplice solo in apparenza, così come la numero 27, “Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!”, ma soprattutto la numero 7, “Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione”, che vince decisamente il premio di regola più infranta di tutti i tempi. Va bene il congiuntivo, che effettivamente è un po’ pesante da digerire, o la consecutio temporum, un’eredità latineggiante particolarmente pesante, ma chissà perché la povera punteggiatura risulta così difficile da applicare correttamente, così piccola ma allo stesso così stridente. Un mondo con più punti e virgola e meno parentesi sarebbe decisamente un mondo migliore, e per un giorno si può celebrare questo sogno: il 24 settembre negli Stati Uniti è il National Punctuation Day, “una celebrazione della umile virgola, delle virgolette correttamente utilizzate, e di altri usi appropriati di punti fermi, punti e virgola, e dei sempre più misteriosi puntini di sospensione”, fondata da Jeff Rubin. Una giornata, spiega il sito, in cui festeggiare leggendo un giornale e cerchiando in rosso tutti gli errori di punteggiatura che vi si trovano, fare una passeggiata fermandosi nei negozi per correggere i proprietari e mandare una lettera senza errori a un amico, compiacendosi della propria superiorità di scrittore. Ventiquattro meravigliose ore in cui essere pedanti non è solo lecito, ma anche apprezzabile. Ci si può indignare con enfasi perché qualcuno ha proposto di togliere l’apostrofo dai nomi di alcune cittadine britanniche perché il GPS faceva fatica a trovarle o partecipare a concorsi per inventare nuovi segni di punteggiatura. E giustamente Keith Houston ha scelto questa data per la pubblicazione del suo libro Shady Characters, una dettagliatissima storia dei segni di punteggiatura. Che, inutile dirlo, sono stati inventati quasi tutti dagli antichi greci. Ma recentemente si è sentito il bisogno di aggiungerne degli altri. A parte le ben note faccine fatte con la punteggiatura, inventate da un gruppo di fisici per segnalare con un sorriso quando le loro mail erano scherzose (vai a capire l’umorismo che può esserci nella termodinamica), non stupisce che il contributo ebraico a questo mondo sia nel campo dell’ironia. Nel dibattito per stabilire un simbolo che segnalasse l’uso del sarcasmo, fra cui sono stati proposti una piccola sinusoide o un punto esclamativo a zig zag, si è inserito il giornalista Josh Greenman, che ha suggerito l’impiego di un punto esclamativo rovesciato. Comunque è certo, che di questa giornata, c’è un disperato bisogno anche in Italia… va assolutamente istituita!
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche twitter @MatalonF
(29 settembre 2013)