I segreti della cucina giudaico-romanesca
Avvicinare il grande pubblico alla cucina giudaico-romanesca. Questo l’obiettivo del festival enogastronomico Kosher a Roma apertosi ieri nella capitale su iniziativa dell’Azienda Romana Mercati e in collaborazione con la discoteca di Stato, il centro culturale e l’archivio storico della Comunità ebraica di Roma. Dopo un primo assaggio tra cibo, musica e teatro con lo spettacolo “Mejo senza pesci che aliciotti fracichi” e al successivo concerto del coro HaKol, iniziative inserite ieri nel programma della 14esima edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, oggi il via a una serie di incontri e convegni in cui, oltre a parlare di gastronomia, si inquadrerà la storia degli ebrei romani in più ampio contesto.
Primo incontro, oggi alle 17, all’auditorium ICBSA di via Caetani, con tema “Il ghetto e la città”. Ospiti il presidente del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara Riccardo Calimani (L’età dei ghetti), la docente universitaria Anna Esposito (Gli ebrei di Roma e i papi del Rinascimento), la ricercatrice Serena di Nepi (La risposta ebraica alla istituzione del ghetto) e l’illustratore Mario Camerini (Il ghetto com’era).
“Il ghetto – spiegano gli organizzatori – rappresenta uno degli elementi che hanno inciso più profondamente nella storia degli ebrei di Roma e nei suoi rapporti con il resto della città. Nel corso del convegno si cercherà di capire com’era effettivamente il ghetto, i rivolgimenti politici che ne hanno provocato la nascita, il modo in cui ha cambiato la vita degli ebrei, il tipo di risposta che ha provocato”.
(30 settembre 2013)