Qui Torino – L’etica della responsabilità
La responsabilità dell’uomo verso la natura, verso se stesso e gli altri. Innumerevoli gli spunti emersi nella domenica torinese nell’arco della celebrazione della Giornata della Cultura Ebraica, felicemente intrecciatasi quest’anno con la rassegna Torino Spiritualità. Come ormai tradizione, decine di torinesi si sono riversati nelle strutture comunitarie per visitare la sinagoga e le mostre dedicate all’intreccio tra ebraismo e natura, tema di quest’anno della giornata dedicata ai vari aspetti della cultura ebraica. A fare gli onori di casa, il presidente della Comunità ebraica di Torino Beppe Segre, il vicepresidente e assessore alla cultura David Sorani e il vice rabbino capo Avraham De Wolff. Tra le diverse autorità presenti, ha portato il saluto della Città di Torino l’assessore alla Cultura del comune Maurizio Braccialarghe. A portare un messaggio di amicizia da parte della comunità islamica Coreis, Idris ‘Abd ar-Razzaq Bergia.
In un momento storico in cui il mondo sta subendo profonde trasformazioni, la responsabilità dei singoli e della collettività di fronte alla natura dovrebbe assumere un ruolo centrale nella nostra quotidianità. Da secoli, come hanno ricordato nel loro discorso Segre e Sorani così come rav De Wolff, la tradizione ebraica dedica la propria attenzione ai temi dell’ecologia. “L’ebraismo si è sempre interessato della qualità dell’ambiente nel senso fisico – ha dichiarato Segre – e ancora di più in quello morale e spirituale. Un principio fondamentale è stato posto come un vero e proprio precetto negativo: Bal Tashchit, “Non distruggere”. L’uomo è invitato e sollecitato a farsi collaboratore del Signore nell’opera della Creazione e non può essere messo in atto nulla di ciò che può alterare negativamente la struttura dell’ambiente”.
Il valore della scelta, tema di quest’anno di Torino Spiritualità cui Pagine Ebraiche ha dedicato spazio nel numero di ottobre, assume una profonda rilevanza sull’impatto che le nostre azioni, come singoli e come collettività, hanno sul mondo. La libertà di scegliere e i limiti a questa libertà confluiscono, come ha spiegato ieri rav Alberto Somekh, nell’etica della responsabilità. Di fronte a un pubblico attento e interessato, il rav ha intrecciato i temi e le manifestazioni che hanno caratterizzato la domenica torinese, la natura e il valore della scelta, Torino Spiritualità e la Giornata della cultura ebraica. Una sintesi che ha chiuso le iniziative cittadine che hanno visto protagonista anche il Keren Kayemet Le Israel, organizzazione internazionale fortemente attenta ai temi ecologici, con la simbolica messa a dimora di un albero nel giardino che a fine maggio la Città ha intitolato alla memoria di Simon Wiesenthal. Per l’occasione il KKL ha nominato il sindaco Piero Fassino ambasciatore dell’organizzazione assieme al conferimento di una targa. In rappresentanza del sindaco era presente l’assessore all’ambiente della Città di Torino, Enzo Lavolta.
(30 settembre 2013)