Qui Venezia – La Giornata del dialogo
Cielo coperto a Venezia per l’inaugurazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, alla presenza delle autorità tra cui Isa Benassi, responsabile della Comunità religiosa islamica italiana. Un’iniziativa giunta alla quattordicesima edizione, che quest’anno affronta il tema del rapporto tra ebraismo e natura, un connubio che proprio nella città lagunare, eternamente in sfida con madre natura, acquisisce un significato particolare.
“Il rapporto uomo-natura nell’ebraismo – ha spiegato Corrado Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia alla presentazione della giornata – è molto complesso e diviene ancor più complesso oggi di fronte alle proposte e ai problemi al centro dalle teorie ambientalistiche: da un lato l’impegno a salvare la natura in pericolo, privilegiandola spesso all’uomo, dall’altro l’obbligo dell’uomo di rispettare la natura stessa. La soluzione maggiormente condivisa che propone l’ebraismo è che ci debba essere un’assoluta parità di diritti tra l’uomo e la natura”.
Un rispetto per il patrimonio naturalistico che ritroviamo nella conversazione sul rapporto uomo – natura nell’ebraismo tra Amos Luzzatto, ex presidente dell’Ucei e della Comunità Ebraica di Venezia e Beppe Caccia, consigliere del Comune di Venezia, moderata da Paolo Navarro. Un percorso esplorativo che a partire da alcuni passi del testo biblico squaderna la questione per poi spaziare quasi fisiologicamente sull’attuale problematica delle grandi navi a Venezia.
Il Ghetto come luogo d’arte e cultura che torna ad animarsi con un fitto programma d’attività che dalla prima mattinata sono proseguite fino a tarda sera con il concerto conclusivo. Come ogni anno la Comunità in collaborazione con Coopculture ha messo a disposizione dei curiosi la visita del Museo Ebraico, delle Sinagoghe e la visita del cimitero antico del Lido a cura di Aldo Izzo, oltre a tre itinerari tematici che hanno consentito di approfondire alcuni soggetti particolari: la Festività di Sukkot, il Miqwè e gli elementi naturali nei pannelli lignei della sinagoga Canton.
“CoopCulture – ha dichiarato Adriano Rizzi, Diretto Area centro nord di CoopCulture – è nuovamente al fianco della Comunità veneziana nelle iniziativa per la Giornata Europea della Cultura Ebraica. I diversi aspetti che vengono di anno in anno scandagliati permettono di accostarsi alla cultura ebraica cogliendone la freschezza e l’attualità. Quest’anno è la Natura, e il rapporto che con essa ha l’ebraismo, a fornire lo spunto delle attività odierne che vogliono non solo essere fonte di formazione e svago, ma anche dimostrare come il museo possa e debba essere certamente luogo di custodia e conservazione dei beni, ma ancor più motore vivo di conoscenza e di interazione con il quartiere, la Città e il territorio”.
Particolare importanza ha rivestito, presso il Museo Ebraico di Venezia, la mostra di Debra Werblud: una vite spinata che prende vita in un vuoto candido, torcendosi e avvolgendo a ogni passo il visitatore: unica via di fuga una finestra da cui è possibile scorgere la “Sukkà” di Francesco Trevisan Gheller, un’installazione che reinterpreta il simbolo tradizionale della festa ebraica delle capanne, Sukkot, sviluppando verticalmente lo spazio fisico e mutando la capanna in una sorta di scala verso il cielo.
Non sono mancate le attività per i bambini e le famiglie con i laboratori dedicati al tema della creazione del mondo e della festa di Tu-Bishvat, capodanno degli alberi, nonché la mostra presso l’aula didattica, dei lavori preparati dai giovani studenti della scuola dell’infanzia Comparetti proprio sul tema Natura.
In serata a causa della pioggia il concerto della Alef Band + Davide Casali, è stato, per forza di cose, spostato all’interno della Sala Montefiore, nel Centro Comunitario. Un perentorio promemoria dal cielo che ci riporta alla realtà ridimensionando la convinzione utopistica che l’uomo abbia il controllo seppur parziale sulla natura.
Michael Calimani
(30 settembre 2013)