Qui Roma – Il coraggio della speranza
Un amico, un confidente, un interlocutore disponibile al confronto anche sui temi più delicati. È il ritratto di papa Francesco tratteggiato dal rabbino argentino rav Avraham Skorka, ospite della tre giorni di incontri organizzati a Roma da Sant’Egidio sotto il nome de “Il coraggio della speranza”.
A San Bartolomeo all’isola, in una sessione dedicata all’azione di Bergoglio in America Latina, il rav si sofferma sulla sua storica amicizia con Francesco, dai tempi del loro primo incontro a Buenos Aires agli ultimi giorni trascorsi, al suo fianco, nella residenza Santa Marta. “Si preoccupa personalmente che i miei pasti siano kasher” racconta Skorka, autore assieme a Bergoglio de Il cielo e la terra.
Villa Maria, nel cuore di Monteverde, è invece la cornice della tavola rotonda “La forza degli anni: la vecchiaia come benedizione”. Ad aprire i lavori, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni che ha segnalato come nella società contemporanea vi sia una contrazione della natalità e le aspettative di vita si siano allungate notevolmente. “Gli anziani sono una benedizione? – si interroga – In ebraico anziano si traduce con zaken, un termine che indica anche ‘il saggio’, tanto che la parola viene identificata e sciolta come ‘ze sce conah cochmah’, ovvero colui che acquista sapienza. Come si comporta l’ebraismo di fronte agli anziani? Il Levitico, 19, insegna: ‘davanti all’anziano dovrai alzarti e avrai rispetto delle persone avanti con gli anni’. A questo punto ci si chiede: bisogna avere più rispetto di un giovane saggio o di un anziano stolto?” Il rav risponde che lo stolto con l’avanzare dell’età diventerà ancora più stolto e che quindi la vecchiaia non porta per forza un accrescimento della sapienza. In Genesi, 15, si auspica una vecchiaia buona: “Cosa significa questo? Che nella vecchiaia fiorisce o si distrugge quello che abbiamo costruito, per questo la vecchiaia è una benedizione, ma ci deve anche essere una benedizione sulla vecchiaia”. Una benedizione appunto che chieda che la vecchiaia sia di benedizione.
Le politiche per la famiglia al centro dell’intervento del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici al Teatro Collegio Urbano. Un tema affrontato a partire dalla propria esperienza professionale (quattro figli) e con la consapevolezza che “occorre operare sul territorio” e che “servono politiche lungimiranti”. Un modello esemplare in questo senso arriva da Israele. Un paese in cui, ha ricordato Pacifici i figli sono visti come un’opportunità e non “come un problema”. A margine del dibattito un momento di confronto con diversi esponenti del mondo islamico per collaborare, in futuro, anche da un punto di vista pratico.
In mattinata l’incontro di papa Francesco con i diversi leader religiosi. Nell’immagine il saluto di Bergoglio al rabbino capo di Livorno Yair Didi.
(Nell’immagine in alto rav Skorka si intrattiene con l’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede Zion Evrony)
(1 ottobre 2013)