Difficile

annasegreDifficile parlare e scrivere d’altro con gli occhi e le orecchie pieni della tragedia di Lampedusa.
Difficile parlare e scrivere di questo senza ripetere cose già dette da altri.
Difficile rinunciare a cercare colpevoli, attribuire troppo facili responsabilità, proporre troppo facili soluzioni.
Difficile resistere alla tentazione di un biasimo troppo facile contro le esternazioni fuori luogo e sopra le righe di chi attribuisce troppo facili responsabilità.
Difficile resistere alla tentazione di cercare le cose giuste da dire in quanto ebrei.
Difficile resistere alla tentazione di esprimere vicinanza in nome della nostra storia, della nostra memoria, dei nostri valori.
Difficile resistere alla tentazione di esprimere vicinanza perché anche i nostri genitori e nonni sono stati immigrati clandestini.
Difficile ammettere con noi stessi che in fin dei conti queste sbandierate vicinanze sono troppo facili e un po’ narcisiste.
Difficile resistere alla tentazione di sottolineare quanto di colpo appaiano futili questioni che fino a stamattina ci sembravano importantissime: non solo problemi di lavoro e vicende comunitarie, ma persino una giornata politica come quella di ieri, ricca di sorprese e colpi di scena e che forse non a torto è stata definita storica.
Difficile resistere a tutte queste tentazioni. Chiedo scusa per non esserne stata capace.

Anna Segre, insegnante

(4 ottobre 2013)