Tre storie da Nobel
Anche per i digiuni di fisica, i nomi di Higgs ed Englert non suoneranno sconosciuti. I neo vincitori del premio Nobel hanno infatti lasciato dietro di loro centinaia di articoli e fiumi di inchiostro che li vedono protagonisti assoluti nella scena scientifica dell’ultimo anno. L’esistenza del bosone di Higgs tramite il quale ogni cosa ha una massa è stata una scoperta centrale per la teoria del Modello Standard. François Englert, nato a Bruxelles e sopravvissuto alla Shoah, è professore emerito dell’Università del Belgio e collabora anche con la School of Physics and Astronomy della Tel Aviv University di cui è sackler professor dal 1984. L’interesse di Israele per i due fisici non è una novità, già nel 2004 Higgs e Englert avevano vinto il Wolf Prize, un riconoscimento in onore dell’inventore Ricardo Wolf, ex ambasciatore cubano in Israele. Ieri, il trio composto da James E. Rothman, Randy W. Schekman e Thomas C. Südhof è riuscito invece a strappare il Nobel per la Medicina agli israeliani Howard Cedar e Aharon Razin della Hebrew University, dati per favoriti con il professore Adrian Bird, grazie ai loro studi sul DNA. Manipolare le molecole per curare malattie come cancro, Parkinson e Alzheimer è stato il lavoro condotto dai due israeliani per anni. Cedar e Razin, già vincitori del Premio Israele, rispettivamente in biologia e biochimica, hanno dovuto cedere il posto a Rothman, Schekman e Südhof e alla prodigiosa ricerca sulle cellule e il loro ‘andare a ritmo’ per merito del processo regolatore di fusione delle membrane. Ma chi c’è dietro la grande scoperta del cosiddetto ‘sistema postale’ delle cellule che permette di portare il carico al posto giusto e nel momento giusto? James Rothman, professore a Yale e Randy Schekman dell’Università di Berkeley, nel 1996 vinsero il Gairdner Foundation International Award, l’annuale premio assegnato a sei studiosi che si distinguono nel campo della medicina e che viene considerato il passo che precede immediatamente il Nobel. Ben settantaquattro vincitori del Gairdner hanno infatti trionfato successivamente. Non solo, nel 2002 hanno ottenuto l’Albert Lasker Basic Medical Research Award. Solo adesso però, con in tasca il premio più famoso del mondo, possono dire che la loro vita sia cambiata: Sheckman ha subito chiamato il laboratorio ed i suoi studenti per dire di stappare lo champagne. Il sito che riporta i vincitori del Premio Nobel di origine ebraica (circa il 22%), ha immediatamente aggiornato la pagina: ora Rothman, Sheckman ed Englert hanno il posto d’onore.
Rachel Silvera
(Nell’immagine Francois Englert, a sinistra, parla con Peter Higgs)
(8 ottobre 2013)