Sulla scena – L’energia di Tziporela a Milano

Group HandsFanno le prove tenendo in mano i cellulari, che guardano per un istante a ogni cambio di scena, per leggere le note che evidentemente hanno così condiviso. Sono così veloci che anche avendo visto lo spettacolo due volte faccio fatica a tener dietro agli sketch che stanno ripassando. E sono così fisici che anche in uno studio semplice, dipinto di nero come si addice a una sala prove, con illuminazione qualunque, e anche senza che in effetti pronuncino le battute, fanno ridere lo stesso. Come vedere le comiche di una volta, quelle in cui il film era mandato a velocità doppia – solo, che sono qui davanti a me.
I Tziporela sono così: un gruppo di nove giovani attori, affiatatissimo e corale, dai movimenti rapidi e freschi. Sono in scena da oltre otto anni e si divertono ancora e molto – è chiarissimo, a vederli in vestiti non di scena, mentre finiscono di provare lo spettacolo che portano a Milano domenica 13 e lunedì 14 ottobre, durante il festival “Energie da Tel Aviv” al Teatro Franco Parenti.
The GraveAlla fine delle prove turbo mi incontro con Gal Friedman, che, oltre a essere parte della compagnia dalla fondazione, fa da direttore ma si affretta a specificare che i Tziporela sono un gruppo di attori che si sentono tutti allo stesso livello, e nel quale ciascuno prende anche responsabilità oltre al recitare. Uno degli attori si occupa anche del contenuto nei social media, una fa anche da costumista, e via dicendo. Come in kibbutz, ciascuno secondo le proprie capacità. Sono nati sui banchi di scuola si può dire: erano tutti e nove una classe della scuola di recitazione di Nissan Nativ, che non a caso basa molta della sua teoria e pratica teatrale sull’uso del corpo – sia nell’espressione che nella danza, che nella recitazione senza parole, che i Tziporela hanno preso e portato all’eccesso. Con aggiunta di musica e predilezione per il rock’n’roll classico, ad alto volume.
Nella scena israeliana, non a molti è dato di scegliere fra teatro e cinema, fra pubblicità e serie televisive. Si deve essere pronti a passare da un punto all’altro dell’entertainment senza batter ciglio. Gal, come Dana Ivgy (figlia di Moshe, che è in maternità e non sarà in tour quest’anno) hanno carriere cinematografiche di tutto rispetto. Gal conta già un Premio Ophir, il Donatello israeliano, come attore non protagonista in “Ha-Mashgichim” (God’s Neighbours), film che fra l’altro ha vinto a Cannes nel 2012 il premio SACD (Société des Auteurs et Compositeurs Dramatiques). Altri membri di Tziporela sono in scena al Teatro Cameri e altrove.
Insomma, non stanno fermi mai singolarmente, ma Tziporela fa loro da perno, da casa madre. Vi riportano le esperienze fatte fuori, rimescolano storie e decantano quanto hanno imparato mettendolo a disposizione del gruppo. Forse è per questo che continuano a divertirsi, e che quindi divertono gli spettatori che vengono letteralmente travolti dalla loro energia, dalla musica, dai movimenti trascinanti. A Milano domenica e lunedì, ci sarà di che divertirsi.

Daniela Fubini, Tel Aviv

(10 ottobre 2013)