Nugae – Bestseller
Tu porti avanti la teoria degli antichi rock, sintetizza sorridendo un’amica paziente la mia mania di voler dimostrare al mondo che non è perché sono vissuti giusto qualche millennio fa che gli antichi devono essere per forza noiosi. Anzi, sono simpatici e spesso sorprendentemente attuali. Ecco, ma se tutto sommato quello che afferma una fanciulla alle prime armi e per giunta molto poco rock conta abbastanza poco, magari si dà più volentieri ascolto a una come Juliet Lapidos, laureata a Yale in letterature comparate e oggi redattrice di cultura del New York Times, che qualche volta fa pure la sua comparsa sulla stampa ebraica. Praticamente perfetta, insomma. Qualche giorno fa la fantasiosa Juliet si è immaginata di dare a grandi libri del passato sottotitoli moderni, che tanto per cominciare fanno ridere (ok lo ammetto, è da secchioni), ma a pensarci bene probabilmente svincolerebbero la sopravvivenza delle edizioni che appena le apri si sfaldano dei classici della Bur dall’esistenza disperata degli studenti del liceo classico. Altro che del Pelide Achille l’ira funesta, “Iliade: come riprenderti tua moglie” si addice molto di più a un bestseller. E “Orestea: perché ci serve un buon sistema giudiziario” potrebbe essere il titolo di un editoriale di questi giorni, solo firmato Eschilo. E visto che si parla di tragici, il volume di Euripide intitolato “Medea: cosa fare quando tuo marito ti tradisce” forse avrebbe qualche conseguenza un tantino sanguinaria, ma almeno l’Edipo re di Sofocle col sottotitolo “indovinelli ed enigmi per aprire la tua mente” libererebbe un po’ il povero Edipo di quell’aria inquietante a cui l’ha condannato Freud con i suoi complessi. La tradizione fornisce inoltre molti tipi di manuali. Ce ne sono di auto-aiuto di quelli che hanno in copertina lo Yin e lo Yang e fanno credere di ritrovare cose incredibili tipo l’equilibrio spirituale attraverso frasi profonde, come quello di Ovidio “Le metamorfosi: puoi trasformare il tuo corpo”. Ma anche di più tecnici, come quello di Tucidide “La guerra del Peloponneso: consigli per scrivere bene e fare grandi orazioni funebri”, fino alle più recenti opere di Dostoevskij “Delitto e castigo: una guida completa per tramare ed eseguire un crimine violento” e di Jane Austen “Orgoglio e pregiudizio: segreti testati attraverso il tempo per incastrare un marito”, che però a quanto pare nella realtà non funzionano un granché. E infatti meglio buttarsi sull’ultimo thriller di Dante, Inferno. O forse quello era di Dan Brown.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche twitter @MatalonF
(13 ottobre 2013)