Qui Firenze – Il restauro torna a Brooklyn

firenze vetrateHanno rischiato di scomparire, sparire per sempre dalla circolazione. Un destino evitato grazie alle amorevoli cure degli artigiani dell’Antica Ditta Pelloni e all’Opera del Tempio Ebraico di Firenze che ne ha patrocinato i lavori di restauro. Ultima vestigia di un Beth haKnesset di Brooklyn demolito negli anni Sessanta, due suggestive vetrate sinagogali – acquistate e donate dall’antiquario Giovanni Turchi – prendono adesso la strada dell’associazione ebraica statunitense Aipac, da anni impegnata a difesa delle ragioni di Israele.
Brooklyn-Firenze-Brooklyn: un itinerario che traccia “un nuovo segno di amicizia tra l’ebraismo fiorentino e americano”. Così Renzo Funaro, presidente dell’Opera del Tempio, nell’illustrare l’iniziativa davanti ai molti iscritti ritrovatisi in Comunità per celebrare la donazione. Un evento che ha avuto tra i suoi ospiti il console degli Stati Uniti a Firenze, Sarah Morrison, e le esperte di restauro e valorizzazione del patrimonio artistico Silvia Ciappi e Lucia Mannini. Parole di elogio per il lavoro dell’Opera del Tempio alla vigilia di una nuova intensa stagione di impegno sono state spese anche dall’assessore alla cultura della Comunità ebraica fiorentina Enrico Fink.
A seguire assemblea dei soci con, all’ordine del giorno, l’elezione di un nuovo Consiglio di amministrazione. Oltre a Renzo Funaro, risultano eletti Giorgio Bonsanti, Giuseppe Burschtein, Ugo Caffaz, Bruno Coen, Piero Roggi, Gabriella Todros, Andrea Torricelli, Vincenzo Vaccaro.
Ad assistere ai lavori anche il leader comunitario Sara Cividalli e il rabbino capo Joseph Levi, membri di diritto ma senza possibilità di voto.

(14 ottobre 2013)