separazioni…
Perché Avraham, pur così premuroso nei confronti degli altri e pur rischiando la vita per salvare Lot dalla prigionia, lascia andar via questo suo amato nipote (Bereshìt, 13; 8-12) senza neppure tentare di convincerlo a restare con lui per continuare a condividere la sua missione? Forse, perché quando si mette a fuoco che le persone a noi più vicine e di cui ci preoccupiamo maggiormente compiono scelte di vita assolutamente contrastanti e incompatibili con le nostre è preferibile lasciarle andare. Malgrado la sofferenza che queste separazioni ci provocano deve prevalere il rispetto per la libertà di ciascuno. Sulla scia dell’insegnamento di Avraham deve restare, tuttavia, la nostra disponibilità ad adoperarci per mettere in salvo quelle potenzialità e quei semi di identità che probabilmente riemergeranno in un tempo lontano.
Roberto Della Rocca, rabbino
(15 ottobre 2013)