Otto per Mille – La raccolta torna a salire
I risultati della raccolta dell’Otto per Mille UCEI nella dichiarazione dei redditi del 2010 hanno portato in estate una notizia incoraggiante: sfiorata quota 80 mila preferenze, salendo da una percentuale dello 0,38 allo 0,43 sul totale delle preferenze espresse. Un livello che l’ebraismo italiano, in termini di reperimento delle risorse, era stato capace di ottenere soltanto sul finire degli anni Novanta. Un numero considerevole, in crescita di oltre novemila unità rispetto all’esercizio precedente (70.413). Nella tabella l’analisi dell’andamento della raccolta degli ultimi 14 anni.
La notizia incoraggiante è arrivata in estate: sfiorata quota 80 mila preferenze. Un livello che l’ebraismo italiano, in termini di reperimento delle risorse, era stato capace di ottenere soltanto sul finire degli anni Novanta. Sono i risultati della raccolta dell’Otto per Mille UCEI nella dichiarazione dei redditi del 2010. Un numero considerevole, in crescita di oltre novemila unità rispetto all’esercizio precedente (70.413) e di grande utilità, per i vertici dell’Unione, nella messa a fuoco delle strade da percorrere per consolidare e possibilmente accrescere i risultati della raccolta. Analizzando il flusso Otto per Mille degli ultimi 14 anni, come si evince dalla tabella a fianco, è possibile riscontrare un andamento a lungo altalenante. Un picco di consensi dal 1997 al 1998, aggravato da una nuova caduta l’anno successivo (l’unica volta che si andrà sotto quota 60mila, minimo storico per l’Unione). Quindi, una prima ripresa – anche se non lineare – che vedrà il suo culmine nel 2002 fino alla seconda caduta con apice negativo l’anno 2004. Serviranno quattro anni per recuperare il gap e attestarsi, ancora, attorno a quota 70mila. Il dato si conferma anche nel 2009 per fare un ulteriore salto di qualità nel 2010 con le 79mila 833 firme recentemente comunicate all’UCEI dal ministero delle Finanze. Una crescita notevole, che non ha eguali nella storia dell’Otto per Mille, e che porterà beneficio in questi anni di crisi e di incertezze a tutte e 21 le Comunità ebraiche dislocate sul territorio, anche in funzione delle nuove politiche di ripartimento interno delle risorse, approvate dal Consiglio nazionale. Molte le valutazioni possibili, in particolare tenendo conto dello specifico momento storico cui questi dati si riferiscono e delle scelte strategiche che proprio in quella stagione l’ente stava compiendo. La raccolta mostra segni incoraggianti anche in riferimento alla percentuale raccolta dall’ebraismo italiano sul totale delle opzioni espresse. Nel 2010 si è riusciti a risalire allo 0,43 (l’anno precedente era lo 0,38). Più in generale una prima lettura dei dati lascia vedere chiaramente alcuni dati di base: la raccolta coinvolge in larga maggioranza cittadini italiani che guardano con interesse ai valori e alla vita degli ebrei italiani e la possibilità di incrementarla e di tutelarla risiede nella capacità degli ebrei italiani di intrattenere con questa Community – che forma una sorta di fascia di protezione – un dialogo positivo e attivo. La raccolta è in genere scarsamente caratterizzata da fenomeni locali, il suo andamento generale appare piuttosto uniforme e sembra in genere essere sensibile solo a strategie elaborate in campo nazionale. Ma non vanno dimenticati anche altri dati che vanno ad aggiungersi e che possono essere incrociati per una lettura più chiara. Le risorse provenienti dalla Community, secondo la più recente relazione al Bilancio UCEI, rappresentano i due terzi di quelle attualmente a disposizione. E ancora, la ricerca del gruppo di studi del CDEC sul pregiudizio antiebraico lascia vedere altre nuove piste, con un pregiudizio che appare molto più diffuso a Milano (maggiore difficoltà di raccolta) e molto minore a Roma (ciò che dovrebbe teoricamente comportare una minora difficoltà di raccolta). Tutte ipotesi in attesa di approfondimenti, ma anche segnali che devono essere tenuti in conto da parte di chi vuole impegnarsi per costruire il futuro.
Pagine ebraiche, ottobre 2013
(20 ottobre 2013)