DafDaf e l’albero della Memoria
DafDaf ha avuto la possibilità di offrire “L’albero della memoria” in anteprima ai suoi lettori già lo scorso mese. Infatti il numero 37 – un numero speciale perché segnava il terzo compleanno del giornale ebraico dei bambini – conteneva un’anticipazione dei contenuti e delle illustrazioni, due pagine che la redazione ha potuto fare grazie alla collaborazione con gli autori, Anna e Michele Sarfatti, e con la Mondadori, la casa editrice. Per i piccoli lettori di DafDaf una storia bella, la storia di un albero, importante perché, come aggiungono gli autori, “è una figura importante: in tempo di guerra, quando le famiglie vengono disperse o uccise e le case razziate o bombardate, accade che siano gli alberi a farsi carico della memoria delle persone.”
Per raccontarvi l’argomento del libro che DafDaf vi propone questo mese la cosa migliore è dare la parola agli autori: “L’albero della memoria narra la vicenda di un bambino ebreo italiano, Samuele Finzi, che diviene ragazzo durante la Shoah. Sami esiste solo in questo libro, ma tutte le vicende che accadono a lui e alla sua famiglia sono realmente accadute a ebrei vissuti in Italia negli anni della persecuzione antisemita 1938-1945.
Nella storia sono presenti anche italiani non ebrei con i vari comportamenti che ebbero in quell’epoca: persecutori, sostenitori della persecuzione, oppositori della persecuzione, soccorritori. Sullo sfondo intervengono anche i combattenti partigiani. Ciascuno – adulto o bambino – scelse cosa pensare e cosa fare.”
Aggiungono Anna e Michele Sarfatti che l’albero, che dà il titolo al libro, “è una figura importante: in tempo di guerra, quando le famiglie vengono disperse o uccise e le case razziate o bombardate, accade che siano gli alberi a farsi carico della memoria delle persone.”
«Mamma!» chiama Samuele emozionato.
«Vieni a vedere che fressibità
hanno le canne che abbiamo portato!
Ma quando facciamo la sukkàh?»
Come fermare un desiderio tanto urgente?
Gemma e Vittorio sono già in azione:
per rendere le pareti resistenti
si aiutano con lo spago e col cartone.
Vestono di rami e foglie la capanna,
Sami li aiuta correndo qua e là.
«In premio» chiede sottovoce a mamma
«posso avere l’olorogio di papà?»
Arrivano gli zii con le cugine,
Samuele le aspettava per giocare
a moscacieca, alle belle statuine
e a tutti i giochi che riescono a inventare.
È l’ora che anche al sole fa appetito,
così si entra in capanna per mangiare.
Papà benedice il pane, com’è rito,
poi il banchetto, tutto da gustare.
Tra un piatto e l’altro racconti divertenti
finché a un tratto Vittorio si fa serio
e chiede a tutti di stare zitti e attenti
e ascoltare cosa è successo allo zio Elio.
«Ho detto che il fascismo è una sciagura
e loro mi hanno cacciato dal lavoro,
l’ho detto perché mi indigna e fa paura
che a comandar l’Italia sia uno solo.»
Il libro
Mentre DafDaf stava viaggiando verso le vostre case, la casa editrice Mondadori ha portato nelle librerie il nuovo libro di Anna Sarfatti, di cui vi offriamo un’anteprima in queste pagine. Si intitola “L’albero della memoria” e per scriverlo Anna, che ha insegnato nella scuola dell’infanzia e primaria ed è autrice di molti testi per bambini e saggi di pedagogia (ed è anche la traduttrice dei libri del dottor Seuss) ha potuto contare anche sull’aiuto di Michele Sarfatti, che è direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC di Milano e si occupa di storia contemporanea, in particolare delle vicende degli ebrei e della Shoah in Italia. L’autrice delle illustrazioni è Giulia Orecchia.
DafDaf, ottobre 2013
(21 ottobre 2013)