Qui Roma – Erminia ed Ernesto tra i Giusti
C’è voluto del tempo per affrontare il passato. Oltre 60 anni. È stata una riscoperta difficile, ma inevitabile. Adesso, grazie al suo impegno, Giorgio Castelnuovo, 83 anni, ha potuto far iscrivere i nomi di Erminia Danese ed Ernesto Buonaiuti sulla lapide dei Giusti tra le Nazioni onorati dallo Yad Vashem. Casalinga la prima, prete e docente universitario che rifiutò di giurare per il fascismo il secondo: durante le persecuzioni antiebraiche scelsero la strada del coraggio mettendo in salvo le famiglie Castelnuovo e Ascarelli dai nazifascisti. In particolare un giovanissimo Giorgio, allora adolescente. Il solenne omaggio dello Yad Vashem va in scena al liceo Morgagni di Roma dove studia Miriam, nipote del salvato. Sala gremitissima, grande l’emozione dei presenti.
“Scrivere una biografia avrà valore per i suoi figli e nipoti?” riflette Giorgio in La mia vita, dato alle stampe a seguito del lungo viaggio interiore. Oggi, al Morgagni, i ricordi più intimi di famiglia, qui ricordi trasmessi in prima battuta ai propri cari – la spensieratezza dell’infanzia, il tradimento delle Leggi Razziste, la paura e la fuga, l’eroismo dei Giusti, la nuova vita in Israele – sono fluiti con grande intensità a centinaia di studenti. In sala anche i quattro figli e i 14 nipoti di Giorgio, venuti per l’occasione da Israele. “Manca solo l’ultima arrivata, una pronipote. Senza Erminia ed Ernesto, i miei salvatori – si commuove – non potrebbero essere qua”.
Ad intervenire anche Ofra Fahri, addetta culturale dell’ambasciata d’Israele a Roma e nipote di Castelnuovo; Livia Link, consigliere per gli affari politici e le relazioni esterne dell’ambasciata; Federico Masini, prorettore dell’Università Sapienza; Carlo, Daniele e Gianpolo Danese, discendenti di Erminia; Emanuele Paratore ed Eugenio Marongiu, nipoti del professor Buonaiuti; Loredana Termite, preside del liceo Morgagni.
Numerosi gli spunti per i tanti giovani ritrovatisi in aula magna, protagonisti in queste settimane di uno specifico lavoro didattico sulle figure dei Giusti. Il Talmud dice che chi salva una vita salva il mondo intero. “Vedervi qua, così numerosi, è una concreta spiegazione di questo insegnamento” ha affermato Ofra chiudendo la cerimonia.
Adam Smulevich – twitter @asmulevichmoked
(22 ottobre 2013)