Qui Roma – Luxory Hotel, interviene la Comunità
“In merito all’articolo pubblicato domenica 20 ottobre (in realtà lunedì 21 ottobre, ndr) e intitolato ‘Luxory Hotel, 17 indagati. Comunità Ebraica sotto inchiesta’ si precisa che la Comunità ebraica di Roma non è oggetto di alcuna inchiesta della Procura, né lo sono i suoi rappresentanti. La vicenda coinvolge il gestore di un immobile, di proprietà di un ente di natura ebraica, e altri soggetti. Le citazioni in titolazione e nell’articolo inerenti la Comunità ebraica di Roma sono da considerarsi non conformi alla realtà dei fatti”. È quanto si legge in una nota della Comunità ebraica capitolina che appare nelle pagine romane del Corriere a seguito dell’articolo:’Luxory Hotel, 17 indagati. Comunità Ebraica sotto inchiesta’ apparso ieri sulla medesima testata.
Nell’articolo, a firma di Giulio De Santis, si dà conto degli sviluppi dell’indagine giudiziaria per presunti abusi edilizi che interessa la trasformazione di una casa di riposo nell’albergo a cinque stelle The First Art Luxory Hotel. L’immobile, situato in via del Vantaggio, è di proprietà della Comunità ebraica, che l’ha dato in affitto agli attuali gestori. “Ad allungare la lista dei sospettati, in un primo tempo composta da otto persone, c’è anche il rappresentante legale che cura l’amministrazione dello stabile per conto dei proprietari”, scriveva De Santis.
L’articolista interviene oggi con queste parole: “La ‘Casa di riposo Ebraica’, proprietaria dell’immobile in via del Vantaggio 14, non rientra nello statuto giuridico della ‘Comunità ebraica’. Ma nel consiglio di amministrazione della ‘Casa di riposo’ siedono membri indicati dalla Comunità ebraica che spesso sono anche componenti della stessa comunità”.
(22 ottobre 2013)