16 ottobre – I fratelli Zingaretti ricordano
“Una nazione senza memoria è una nazione fragile: rischia di commettere sempre gli stessi errori. Per questo noi abbiamo deciso di impegnarci in prima persona per preservare il ricordo”. Dal Portico d’Ottavia, dalle strade dell’antico ghetto, ferito e quasi cancellato dal rastrellamento e le deportazioni del 16 ottobre 1943, la famiglia Zingaretti ha voluto ricordare la bisnonna Ester Della Torre, catturata proprio in quelle vie e deportata ad Auschwitz. Angela, Luca e Nicola hanno voluto rievocare quei giorni, preservarne la memoria – come ha affermato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in apertura – attraverso uno spettacolo tratto da “16 ottobre 1943” di Giacomo Debenedetti. Un’iniziativa che ha raccolto i favori del folto pubblico presente, raccoltosi al Portico d’Ottavia per ascoltare l’attore Luca Zingaretti e alcuni suoi colleghi rievocare quei giorni terribili di paura. Eventi che saranno riaffiorati nella mente della madre Zingaretti, presente allo spettacolo, commossa dalla decisione dei figli di dedicare alla bisnonna questa iniziativa. Lei che al tempo aveva 7 anni e si salvò praticamente per caso dalla razzia nazista assieme alla madre, che riuscì a nasconderla in un convento. “Siamo vivi per caso”. Nelle parole del presidente della Regione la fatalità di quei giorni, in cui molti ebrei non ebbero la fortuna di riuscire a scampare alla deportazione. Così come accadde a Ester, la bisnonna, che fu catturata e deportata ad Auschwitz, dove morì poco dopo l’arrivo.
Il lungo applauso del pubblico presente, al termine dello spettacolo, è apparso come un tributo non solo agli attori ma alle vittime, ai deportati, ai sopravvissuti. Una dimostrazione di presenza, di Memoria contro il pericolo dell’oblio. Perché se è vero che “siamo vivi per caso”, si potrebbe aggiunge “siamo vivi e possiamo raccontarlo”.
Daniel Reichel twitter @rtercatinmoked
(23 ottobre 2013)