Gattegna: “Più cultura per la Memoria”
“L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha più volte ribadito che la Memoria si tutela al meglio, ma soprattutto si difende nel modo migliore privilegiando le armi della cultura e dell’istruzione, impegni perenni e prioritari che nessuno potrà mai porre in secondo piano anche perché le leggi stesse devono sempre trovare una solida base nella coscienza collettiva”. Lo scrive il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna in un editoriale apparso sul quotidiano La Stampa.
Per questo Gattegna annuncia l’intenzione di coinvolgere le strutture dell’UCEI “nel rivolgere un pressante appello e invitare a un confronto e a una collaborazione diverse categorie che in un modo o nell’altro si trovano in prima linea nella diffusione di cultura e di informazione nella nostra società”. Educatori, docenti, intellettuali, giornalisti. Ma anche coloro, come i bibliotecari e gli addetti alla vendita di libri e di giornali, “che a contatto con la popolazione svolgono attività di diffusione e che inconsapevolmente si trovano spesso a essere strumento di chi pubblica appelli all’odio e all’ignoranza”.
L’intervento del presidente UCEI arriva a seguito dell’articolo in cui il quotidiano torinese annunciava, in esclusiva, il ritiro del disegno di legge sul negazionismo e la sua trasformazione in aggravante di reati già esistenti.