…discussioni

Abbiamo passato gli ultimi giorni a stare dietro alle affermazioni, poi alle correzioni, quindi alle smentite di Piergiorgio Odifreddi e alle parole di Gianni Vattimo.

Forse sarebbe stato meglio occuparsi di altro. Per esempio di questo (riprendo la notizia da “Haaretz” del 31 ottobre 2013): il fotografo polacco Lukasz Szczygielskin è stato assolto la scorsa settimana dal Procuratore del tribunale di Kielce dall’accusa di oltraggio per aver realizzato e diffuso un servizio fotografico che ritraeva una modella seminuda dal ventre in su appoggiata alle lapidi del cimitero ebraico di Checiny (150 tombe in tutto) in Polonia, mentre succhia con gusto una croce che pende da una collana che ha al collo.

Sarebbe stato interessante discutere di questo caso, chiedendosi, per esempio: cosa significhi rispetto; cosa sia scandalo; quale sia il rapporto tra arte, etica, provocazione; quale sia la potenza comunicativa della fotografia. Oppure se quel servizio fotografico sia stato un atto di memoria, un modo, come ha sostenuto Lukasz Szczygielskin, di attrarre l’attenzione su un luogo abbandonato ingiustamente dimenticato. Non lo abbiamo fatto. E abbiamo perso un’opportunità. Sicuramente avremo appreso di più che non stando dietro alle affermazioni di un matematico permaloso e di un filosofo vanesio (o forse erano un matematico vanesio e un filosofo permaloso?).

David Bidussa, storico sociale delle idee