…responsabilità
In un editoriale di lunedì scorso, Angelo Panebianco, tra i più noti politologi italiani, adotta la solita tecnica del capro espiatorio, addossando alle élites politiche la colpa dell’ascesa di movimenti xenofobi ed euroscettici che si stanno presentando in tutta Europa, capitanati, vista l’importanza del Paese, dal FN di Marine Le Pen. Perché, dice Panebianco, “Gli elettori in democrazia non hanno mai torto”; anche nella Germania del ’33? Chiedo io. A me pare che non si voglia vedere la profondità della crisi che stiamo vivendo, che più che economica è morale e di coscienza pubblica. Negli ultimi vent’anni si è assistito ad una riduzione della politica a campagna elettorale permanente (In Italia, poi…), non capivano gli elettori europei che certe promesse erano una bieca ed esplicita presa per i fondelli? Chi può credere, nel 2000, a slogan come, “Meno tasse per tutti”? Eppure, così è stato. Se le classi dirigenti hanno responsabilità, bisogna ricordarsi che sono state elette dai popoli. E, allora, il problema non è nel vertice, ma nella base.
Davide Assael, ricercatore
(6 novembre 2013)