scale…

“Ecco, una scala era poggiata a terra mentre la sua cima giungeva al cielo…” (Bereshìt 28, 13) I Maestri commentano questi versi paragonando la scala sognata da Yakòv all’uomo: se un uomo si sente piccolo ed umile, quindi “posato in terra”, allora “la sua cima giungerà in cielo” egli sarà veramente grande agli occhi del cielo. Così come è scritto nello Zohar: “colui che è piccolo è un grande” ed egli meriterà ciò che è scritto nel verso seguente: “Ed ecco che il Signore è sopra lui” cioè che la Shechinà – la presenza di Dio, si poserà su di lui.

David Sciunnach, rabbino

(6 novembre 2013)