Voci a confronto

rassegnaEsce domani il nuovo libro di Paolo Mieli “I conti con la storia” (Rizzoli). Il Fatto Quotidiano anticipa il volume con un’intervista all’autore a 360 gradi. Tra i temi affrontati anche l’ipotesi di introduzione di una legge che preveda il reato di negazionismo.
“Parte della mia famiglia è stata sterminata nella Shoah. Ma quando studio la Shoah non lo faccio per vendicare i miei lutti, bensì per capire quali dinamiche sociali e politiche l’hanno permessa. Mi ha molto favorevolmente impressionato che tra i curatori della Storia della Shoah (Utet, 2010, di Enzo Traverso, Simon Levi Sullam, Marcello Flores) ci siano stati i primi firmatari di un manifesto contro l’introduzione del reato di negazionismo – spiega Mieli, che aggiunge – Questi provvedimenti possono nascere con le migliori intenzioni, ma è assurdo pensare che si possa stabilire una verità storica ‘definitiva’. Adriano Prosperi ha scritto: ‘L’ira è ottima consigliera quando si deve reagire alle ingiustizie, ma non è con l’inchiostro dell’ira che si possono scrivere le leggi’. Condivido. Timothy Garton Ash ha detto che le leggi illiberali restano tali anche se motivate dalle migliori intenzioni. Io aggiungo: di solito ti si ritorcono contro. Nel disegno di legge si propone di infliggere da uno a cinque anni di carcere a chiunque neghi l’esistenza ‘di crimini di guerra, genocidio o contro l’umanità’. La definizione mi appare ambigua e generica. Quando sono finiti alla sbarra i negazionisti, come David Irving – condannato a tre anni nel 2006 – l’effetto è stato di amplificarne le tesi: dal tribunale alla tribuna il passo è brevissimo. Ai reati di opinione bisogna dire no, anche se si tratta delle opinioni che tu odi”.

Sull’Osservatore Romano la notizia dei risultati di una indagine sull’antisemitismo condotta dalla Fundamental Rights Agency dell’Unione Europea (“L’antisemitismo non abbandona l’Europa” sottolinea il titolo).

Yoram Gutgeld, deputato Pd e consigliere economico di Matteo Renzi, è intervistato da Repubblica per presentare il suo nuovo libro “Più uguali, più ricchi”, in uscita il 13 novembre per Rizzoli.

Su Repubblica, il corrispondente da Israele Fabio Scuto firma uno speciale sull’Unità di Tzahal 8200 che si dedica all’offensiva contro gli attacchi informatici. Ampio spazio sui quotidiani agli sviluppi delle trattative sul nucleare tra Washington e Teheran (vedi, tra gli altri, il Corriere della Sera, per un commento Fiamma Nirenstein sul Giornale)

Il rettore dell’Università ebraica di Gerusalemme è intervistato sulla Stampa da Alain Elkann.

Il Sole 24 Ore domenica dedica spazio all’opera di Primo Levi, con una riflessione della prima poesia edita dall’ebreo torinese Buna Lager e la pubblicazione di una lettera inedita inviata a Carlo Levi nel 1964.
Sulla stessa testata Sergio Luzzatto racconta le vicende della collezione d’arte di Paul Rosenberg, che potrebbe costituire una parte dei capolavori sottratti dai nazisti rinvenuti a Monaco negli scorsi giorni.

(10 novembre 2013)