Voci a confronto

rassegna“Voglio esprimere a nome di tutti gli ebrei italiani un caloroso ringraziamento alle forze dell’ordine per la nuova massiccia operazione su tutto il territorio nazionale al fine di contrastare la rinascita del gruppo d’estrema destra Stormfront”. Sul Messaggero, le dichiarazioni del presidente UCEI Renzo Gattegna in merito all’inchiesta legata alla rinascita di un blog neonazista e antisemita sulla scia di Stormfront; inchiesta che ha portato a un arresto e oltre venti perquisizioni. Oggetto degli insulti, tra gli altri, Carla Di Veroli, assessore alle politiche culturali di un municipio romano, e Roberto Saviano.
Intervista dell’Osservatore Romano, quotidiano vaticano, a rav David Rosen, direttore internazionale degli Affari Interreligiosi dell’American Jewish Committee. Tema principale, inevitabilmente, il dialogo ebraico-cristiano: “i rapporti non sono mai stati migliori – afferma rav Rosen in riferimento al rapporto con il nuovo papa – La differenza non è sostanziale rispetto agli anni precedenti, ma lo stile di Francesco è diverso, è favorevole. Papa Benedetto XVI voleva bene agli ebrei ed era anch’egli molto favorevole alle relazioni tra i due popoli, ma Francesco sta mostrando un forte impegno, che è unico”. Sull’antisemitismo poi Francesco aveva dichiarato l’incompatibilità tra l’essere cristiani e antisemiti. Secondo Rosen bisogna impegnarsi affinché La prima cosa che occorre fare è far conoscere la Nostra aetate. La gente deve conoscere gli insegnamenti del magistero vaticano a partire da questa dichiarazione”.
Su Avvenire l’intervista Peter Gumpel, il relatore della causa di beatificazione di papa Pio XII, che torna sulla questione dei silenzi di Pacelli sulla Shoah, dichiarando che “nell’Archivio vaticano ci sono inediti a sua difesa”. In un altro passaggio sostiene che le critiche oggi all’operato di Pio XII “vengono soprattutto da persone che non hanno vissuto quegli anni e si sono costruiti un’idea molto personale sul pontificato di Pio XII. Io ho conosciuto il nazismo e ho potuto sperimentare in prima persona l’efferatezza di quel regime: mia madre fu imprigionata e mio nonno fu ucciso dai nazisti. Se non ci fosse stata la famosa prudenza di Pacelli, non si sarebbero salvate tante vite umane, ebrei in particolare: si parla di più di centomila persone”.
Riguardo alla politica estera, Fiamma Nirenstein sul Giornale parla di un riavvicinamento tra Russia ed Egitto, attraverso accordi sulla vendita di aerei e armi. Secondo Nirenstein gli egiziani si sentirebbero abbandonati da Obama, impegnato on la sua amministrazione nel trattare con l’Iran, mentre la Russia, grazie al caso siriano, starebbe assumendo un ruolo da protagonista nelle vicende mediorientali. Non solo, le scelte americane in merito ai rapporti con Teheran, secondo la giornalista, rischiano di incrinare i rapporti con l’alleato israeliano. La disponibilità americana non ha eco in Francia che ha assunto posizioni più severe nei confronti dell’Iran e della situazione sull’armamento nucleare. Una Francia che però deve guardare al suo interno: il governo socialista sta assistendo alla dirompente scalata sulla scena politica nazionale dell’ultradestra ovvero del Front National di Marine Le Pen, protagonista di un’intervista a L’Espresso e guida di quello che per i sondaggi è il primo partito di Francia. Un fronte antieuro che, assieme all’estrema destra olandese di Geert Wilders, sta cercando di unirsi in Europa. Fuori però, dichiara Le Pen, sia il greco Alba dorata sia l’ungherese Jobbik. Guardando all’Italia, la Le Pen critica Grillo e sulla tragedia di Lampedusa, sostiene che è il frutto del lassismo europeo sul tema dell’immigrazione. “Non bisogna dare speranze ai clandestini ma rispedirli a casa loro”.
Nel mondo della cultura, invece, si celebrano oggi gli 80anni della casa editrice Einaudi a cui lo scrittore israeliano Abraham B. Yehoshua dedica un pezzo su La Stampa, in cui ricorda l’iniziale difficoltà a trovare chi pubblicasse i suoi libri in Italia. Sempre nel mondo dell’editoria, Repubblica da la notizia, riportata dal Times of Israel, che nell’edizione statunitense di Geronimo Stilton, celebre libro per bambini, non compare la mappa di Israele. Scuse dell’editore Scholastic, che ha dichiarato che provvederà a fermare la stampa del libro e a rimediare all’errore.

(15 novembre 2013)