“Solidarietà alla Comunità di Trieste”

Il gruppo delle Consigliere di Binah in seno al Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha emesso la seguente nota riguardo al caso della revoca del rabbino capo della Comunità ebraica di Trieste:

A seguito dei noti avvenimenti che riguardano la Comunità di Trieste, desideriamo condividere una riflessione congiunta delle Consigliere e del gruppo Binah che è stata indirizzata al Consiglio dell’Unione e alla Comunità di Trieste.
Innanzitutto ringraziamo chi ci ha reso partecipi di questi dolorosi sviluppi, con parole forti e rispettose, rappresentandoci anche la difficoltà di adottare decisioni così drastiche, che sicuramente pur riguardando fatti circoscritti alla comunità, hanno un importante rilievo e risonanza per tutto l’ebraismo italiano.
E’ toccante il rilievo di quanto la Comunità di Trieste abbia tentato ogni soluzione, anche nel momento più teso, comunque facendo sempre riferimento alle istituzioni e al diritto ebraico.
Rinunciare al proprio rabbino non può che essere per l’intera comunità un atto sofferto e doloroso, specie per una comunità di medie dimensioni, pienamente consapevole delle difficoltà di sostituire una simile figura apicale.
Pur non conoscendo la vicenda dettagliatamente, e nel rispetto della riservatezza degli atti e delle persone, ci teniamo a rappresentarvi la nostra vicinanza e rispetto per il modo in cui avete operato, la salvaguardia del rapporto fiduciario con la comunità e per i valori che avete voluto difendere, propri dell’ebraismo, in cui ci riconosciamo profondamente.
Il rabbino è l’anima che mantiene unite le anime di una comunità, ha un ruolo fondamentale, e va certamente rispettato, ma altrettanto fondamentale è il rispetto per la comunità, quale ente e quale collettività. Questa deve poter intraprendere, con serenità e autorevolezza, le azioni, che lo stesso statuto dell’UCEI riconosce, per ristabilire l’equilibrio tra rabbinato e il suo popolo nel più breve tempo possibile.
Come Gruppo Binah manifestiamo pubblicamente (essendo oramai di dominio pubblico la questione) il nostro sostegno alla Comunità di Trieste e ci auspichiamo che l’UCEI si attivi per concretizzare, con l’irrinunciabile supporto di dialogo e collaborazione con l’ARI, una definizione statutaria dei rapporti che legano il capo rabbino alla sua comunità.

Le Consigliere di Binah e il Gruppo Binah

(17 novembre 2013)