Antisemitismo – L’inquietante gioco made in Usa
Colpire con un pugno, dritto in volto, un ignaro passante. Lo chiamano “knockout game”, il gioco del ko. E’ l’inquietante moda che sta spaventando l’America da due anni a questa parte. Sono soprattutto giovani afroamericani a prendervi parte in un misto di bullismo, violenza e rabbia. Che ora assume anche le fosche tinte dell’antisemitismo, come riporta il consigliere dell’UCEI Vittorio Pavoncello. Bersaglio di questo gioco nelle ultime settimane, sono stati infatti diversi ebrei ultraortodossi di Brooklyn. Ultimo episodio, ieri, quando una anziana di 72 anni è stata colpita alla nuca da un giovane che poi è scappato, lasciando la sua vittima a terra. Secondo la polizia, sarebbe l’ennesimo episodio di questo pericoloso e violento “gioco”, che ha già fatto tre vittime negli Stati Uniti. Da New York a Filadelfia, da Saint Louis a Hoboken, dal Wisconsin al Massachusetts sono decine le persone attaccate da bande di giovanissimi che sferrano pugni all’improvviso a passanti innocenti. I bersagli preferiti sono coloro che hanno meno possibilità di contrastare e rispondere alla violenza. Su internet girano i video di queste stupide imprese, specchio di un fenomeno sociale inquietante e a cui genitori e autorità stanno cercando di porre un argine.
Nell’ultimo periodo, si diceva, tra le vittime ben sette ebrei sono stati attaccati nella zona di Brooklyn. La comunità ebraica della zona ha espresso la sua viva preoccupazione, cercando la collaborazione delle altre realtà che vivono in una delle zone più popolari di New York. “Serve sinergia, dobbiamo insegnare ai giovani l’educazione e il rispetto e stiamo cercando di lavorare con le diverse comunità perché ci sia conoscenza reciproca”, ha spiegato in un’intervista un rappresentante della Comunità ebraica locale. Intanto sono state prese delle preoccupazioni, viste il crescere degli attacchi, con forme di sicurezza autogestite lungo le strade.
(26 novembre 2013)