Voci a confronto
L’amicizia tra rav Elisha Da Fano e Achille Ratti, futuro papa, e un episodio segreto, svelato da rav David Sciunnach. Corriere Sette dedica oggi ampio spazio al rapporto tra il rabbino di Milano e Pio XI, partendo dalle ricerche di rav Sciunnach sulla vita di Da Fano. Un legame che inizia attraverso la volontà di Ratti di imparare l’ebraico e che proseguirà nel tempo, conservandosi anche quando il vescovo di Milano salirà al soglio pontificio. Fino a un episodio particolare, “Sciunnah – si legge sul Corriere – ha raccolto una testimonianza di Giotti Da Fano, il nipote (del rabbino) che ricorda come «al termine di quello che fu l’ultimo incontro tra i due avvenne un gesto che ha dell’incredibile: si abbracciarono commossi e il rabbino impose le sue mani sul capo del Papa benedicendolo con la formula sacerdotale; a seguire il successore di Pietro impose le sue mani sul capo di Da Fano benedicendolo»”. E ancora rav Sciunnach riporta che in quel colloquio Da Fano chiese al papa di scongiurare in Italia l’introduzione delle leggi razziali, al che il pontefice avrebbe risposto “fino a che siederò sulla cattedra di Pietro non potrà accadere nulla agli ebrei Italiani”. Le leggi razziste saranno approvate e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 19 novembre 1938; il 10 febbraio del 1939 Ratti, che aveva dichiarato “spiritualmente siamo tutti semiti”, morirà.
A Napoli, presentato ieri il libro Testimonianza – Memoria della Shoah a Yad Vashem, realizzato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso il Dipartimento Pari Opportunità (Il Mattino). Per l’occasione, Marcello Pezzetti, direttore scientifico della Fondazione Museo della Shoah di Roma, ha tenuto una lectio magistralis. Pezzetti è inoltre il curatore della mostra 16 ottobre 1943. La razzia degli ebrei di Roma di scena al Vittoriano di Roma. Il Corriere riporta che la mostra rimarrà aperta oltre il previsto, proroga dovuta al grande afflusso di visitatori.
Un progetto pedagogico per bambini per ricordare il genocidio ebraico all’interno della manifestazione Expo 2015 di Milano. E’ il progetto, di cui racconta su Corriere Sette Stefano Jesurum, portato avanti da Gabriele Nissim di Gariwo con l’appoggio del sindaco Giuliano Pisapia e del consigliere UCEI Giorgio Mortara.
Destano preoccupazione le notizie riportate da Repubblica sui pestaggi e raid squadristi di alcuni giovani a Roma. Bersaglio di ragazzi di estrema destra, gli immigrati in particolare in tanti bengalesi presenti in città. “Bangla tour” è il macabro nomignolo con cui gli adolescenti della destra romana definisco il gioco al massacro in cui il divertimento consiste nel pestare a sangue i bengalesi. Un ragazzo di 16 e uno di 19 anni sono stati fermati ma decine sono le aggressioni compiute: i bengalesi sarebbero le vittime perfette, non denunciano e non rispondono alla violenza, scrive Repubblica.
(22 novembre 2013)