Voci a confronto

rassegna“Chi guarda esclusivamente al passato può anche subire senza conseguenze il fascino delle gesta degli antenati e persino sviluppare nei loro confronti un sentimento di sacralità. Chi deve guardare al futuro, chi ha la volontà e la responsabilità di progettare e programmare il mondo che verrà, quello nel quale vivranno i figli e i nipoti, pur mantenendo il rispetto per la memoria e per i valori tradizionali, non può farne oggetto di culto o peggio di idolatria”. È quanto afferma il presidente UCEI Renzo Gattegna in un editoriale che appare sull’ultimo numero di Pagine Ebraiche e che è oggi ripreso dall’Osservatore Romano. Sulla testata della Santa Sede anche una ripresa integrale dell’intervista rilasciata al redattore Adam Smulevich dal rabbino conservative Abraham Skorka. Al centro dell’intervista il futuro del dialogo tra ebraismo e cristianesimo e il prossimo viaggio di papa Bergoglio in Israele.
“Il museo è sulla soglia della chiusura per mancanza di risorse e credo che, per la storia che rappresenta, vada mantenuto e sostenuto”. L’appello per il museo della Liberazione di via Tasso, formulato ieri dal presidente Gattegna durante la cerimonia di presentazione del nuovo calendario della Guardia di Finanza, è rilanciato sul dorso romano di Repubblica.
“Mai negato le camere a gas, mai stato negazionista. In tanti lo hanno pensato e forse pensano ancora. Colpa anche dei giornalisti”. Così il matematico Piergiorgio Odifreddi in una grande intervista, a firma di Andrea Scanzi, sul Fatto Quotidiano.
Università Sapienza impegnata in prima linea a difesa della Memoria. Firmato ieri l’accordo di collaborazione scientifica e culturale con l’Isgap (Avvenire), venerdì la consegna della tesi di dottorato honoris causa al testimone della Shoah Sami Modiano (Messaggero).
L’accordo tra Iran e Stati Uniti tiene banco nelle pagine degli Esteri di tutti i quotidiani. Fiamma Nirenstein, sul Giornale, racconta della telefonata di Obama a Netanyahu. “Il premier israeliano si sente tradito”, osserva Nirenstein.
Basta violenze contro i cristiani in Medio Oriente. È l’appello che papa Bergoglio ha promosso incontrando il presidente russo Vladimir Putin (Corriere, tra gli altri).

(26 novembre 2013)