Roma – La femminilità dietro uno scatto

valabregaEntrare in un ambiente sconosciuto, essere accolta e rispettata, portare all’attenzione del grande pubblico aspetti superficialmente poco visibili di quel mondo per vincere pregiudizi e preconcetti. È quanto ha fatto Federica Valabrega, giovane fotografa romana, nella sua personale “Daughters of the King” inaugurata ieri all’Ermanno Tedeschi Gallery di Roma. Un viaggio di tre anni nella New York chassidica con l’obiettivo di far emergere – relativamente all’universo femminile – aspetti sia di profonda introspezione che di inaspettata e – a volte – slanciata esteriorità.
La ricerca artistica nasce dall’incontro con Chani Garelik, moglie di un rabbino di Brooklyn, che si rivela “musa ispiratrice” e chiave di accesso a un mondo altrimenti difficile da raggiungere. Cene, matrimoni, quotidianità delle donne ortodosse di New York prendono forma grazie alla bravura di Federica, che successivamente documenterà realtà molto diverse tra loro come le comunità di Gerusalemme, Parigi, Djerba, Casablanca. L’obiettivo, il filo conduttore sempre lo stesso.
“Ogni copricapo, vestito a manica lunga, scarpa o indumento di vestiario che inducesse alla modestia – racconta Valabrega – ha smesso di essere una barriera di protezione ed è diventato veicolo per esprimere ed esaltare ancor di più il loro aspetto di donne e non solo di ebree”.
Chiaramente non tutto è stato immediato. La familiarità con le sue interlocutrici ha richiesto infatti tempo, pazienza e sensibilità. “In ogni casa che visitavo – rivela Federica – mamme e nonne stupite mi chiedevano perché ancora non fossi sposata e si offrivano di aiutarmi a trovare il mio Bashert, in altre parole la mia anima gemella”. C’è voluto del tempo per elaborare questa e altre situazioni. Poi, sottolinea, “un po’ alla volta ho trovato il mio equilibrio”.
Un equilibrio favorito anche dalla fascinazione che la fotografa ha ammesso di provare nei confronti di donne “che provano a conciliare l’idea di femminismo” all’interno di comunità, all’interno di contesti affettivi e di relazione “almeno in apparenza patriarcali”.
Ad accompagnare la mostra un ricco volume fotografico, curato da Diego Orlando e Annalisa d’Angelo e con contributi, tra i vari autori, di David Alan Harvey, Maurizio Molinari, Ermanno Tedeschi. Daughters of the King sarà visitabile fino al 14 gennaio 2014. Dal lunedì al venerdì (10-13; 15-19) e sabato e domenica su appuntamento.

a.s – twitter @asmulevichmoked

(27 novembre 2013)