Qui Trieste – Il ‘maestro della letteratura orale’ protagonista al nuovo Caffè San Marco

trieste kern“Piero Kern, Immagini, ricordi, letture”. Questo il titolo dell’incontro dedicato al “maestro della letteratura orale” (Claudio Magris), amico dello scrittore triestino Giorgio Voghera e cugino di Leo Castelli, l’importante collezionista e mercante d’arte, scopritore, tra l’altro, della Pop Art. Scomparso cinque anni fa, Kern è stato ricordato ieri nel rinnovato Caffè San Marco nel corso della prima iniziativa, curata da Helen Brunner e Gigetta Tamaro, del progetto “Ai Confini dell’ebraismo, ebraismo ai confini” che, promosso da Massimiliano Schiozzi e Mila Lazic per l’Associazione Cizerouno con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Casali, proporrà moltissimi appuntamenti nei prossimi mesi, fino alla primavera 2014. Alla proiezione del video “Piero Kern, più di un secolo di storia” di Francesco Montenero è seguita una lunga, ma variegata e interessante serie di testimonianze, racconti, aneddoti riferiti da tanti amici di questo personaggio che poco ha lasciato di scritto, pur segnando in modo profondo chi ebbe modo di conoscerlo. Il numeroso pubblico presente ha così potuto ascoltare gli interventi di Nadia Bassanese, Nicoletta Bruner Tamburini, Maria Luisa de Banfield, Giuliana Carbi, Mario Cerne, Guglielmo Danelon, Claudio Magris, Raffaele Morway, Paolo Rumiz, Pierluigi Sabatti, Luciano Semerani, Stelio Vinci. Dalle loro parole è emersa la figura di una personalità straordinaria, che riusciva nello stesso istante a far sentire a proprio agio e a sorprendere i presenti, lasciando ognuno con il dubbio di aver veramente compreso il senso ultimo delle sue battute, in un gioco di ambiguità benevola e rispettosa, sostenuta da un’intelligenza acuta, una memoria di ferro e una cultura vastissima, ma soprattutto da un grandissimo senso dell’umorismo che gli permetteva di cogliere, in ogni situazione, l’ironia insita in tutti i momenti anche molto seri e faticosi della vita umana. Sensazione che, dopo aver aleggiato nel corso del pomeriggio, si è mantenuta nei pensieri dei presenti ben oltre la fine dell’incontro.

Paola Pini

(4 dicembre 2014)