…veleni

Dunque, un team di esperti francesi dice che la presenza di plutonio nel corpo di Arafat è determinata da contaminazione proveniente dall’ambiente esterno in un tempo successivo alla morte. Lo stesso conferma una precedente indagine di esperti russi, che, crediamo, non possano essere accusati di sostenere un progetto filooccidentale. È vero che esiste una ricerca svizzera, che, però, ammette come mera ipotesi di scuola la possibilità che a uccidere Arafat sia stato proprio il plutonio. Dunque, nessuno sostiene apertis verbis l’idea di un assassinio. Caso chiuso? No, la vedova Suha non si arrende. Del resto, dice, “Anche per Napoleone è riapparsa la tesi dell’avvelenamento cento anni dopo la morte.” Ah beh, allora…

David Assael, ricercatore

(4 dicembre 2013)