Chanukkah 5774 – Palermo, nuova luce nel palazzo dove fu il buio dell’Inquisizione
Un evento dal grande valore simbolico si è svolto a Palermo.
Nel palazzo che fu sede dell’Inquisizione, sotto la guida di rav Pierpaolo Pinchas Punturello di Shavei Israel, è stata accesa una chanukkiah appositamente realizzata dall’artista Manlio Geraci per l’occasione per tutti gli otto giorni. Ieri è stata accesa con tutti i suoi lumi alla presenza tra gli altri del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Roberto Jarach e del rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla.
Palazzo Chiaramonte Steri fu appunto sede dell’Inquisizione e, circa un secolo dopo l’espulsione degli ebrei dalla Sicilia del 1492, divenne il carcere delle persone in attesa di giudizio. In essa quindi furono rinchiusi eretici di diverse origini. Alcuni di essi erano giudaizzanti, ovvero ebrei che formalmente si erano convertiti al cristianesimo ma che di nascosto continuavano a condurre una vita ebraica. I prigionieri riuscirono a dipingere sul muro graffiti raffiguranti immagini e scritti che rappresentavano il loro stato d’animo. Particolarmente impressionante è un’immagine che rappresenta un mostro che sta per divorare delle persone accanto alle quali viene scritto il nome delle tribù di Israele o altri nomi ebraici. Queste immagini furono dipinte con la polvere e talvolta anche con il sangue da parte dei prigionieri.
Non sfuggirà il grande valore simbolico di questa accensione.
I convenuti hanno quindi lasciato le prigioni e si sono spostati nella splendida aula magna del rettorato dove si è tenuta una conferenza. Il pubblico ha riempito l’aula. Tanti gli interventi: oltre a Jarach e rav Punturello, hanno parlato i professori Valerio Agnesi, Salvatore Mazzamuto, Luciana Pepi, Rita Calbrese, Francesco Bonanno, Angelo Leone, oltre a chi scrive. A moderare Laura Anello. Da segnalare anche la presenza degli imam del Coreis Ahmad ‘Abd al-Majid Macaluso e Yusuf ‘Abd al-Hady Dispoto, l’ultimo dei quali ha preso la parola per un saluto. L’evento è stato allietato dalle poesie in dialetto siciliano di Vincenzo Ognibene e dalle performance canore di Viky Menasci, Giuseppe Lo Cicero e Pierluigi Mazzamuto.
Patrocinatori dell’evento sono stati, oltre all’UCEI, l’Officina di Studi Medievali, Shavei Israel e la Comunità Ebraica di Napoli.
Un plauso a Miriam Ancona, Evelyne Aouate e ai membri all’Istituto Siciliano di Stuti Ebraici che sono stati l’anima ideatrice di questo evento, in collaborazione con l’Università di Palermo.
Gadi Piperno
(5 dicembre 2013)