Venezia – L’ultima lezione del professor Jona
Si uccise per non consegnare gli elenchi degli iscritti alla Comunità ai persecutori. La tragica ed eroica fine di Giuseppe Jona, presidente della Comunità ebraica di Venezia dal 1940 al 1943, torna d’attualità grazie alla straordinaria scoperta di una ricercatrice veneziana, Nelli Elena Vanzan Marchini, che tra le carte di un archivio privato ne ha rinvenuto il testamento e gli ultimi scritti.
Documenti inediti che saranno presentati domenica 8 dicembre, alle 11.15, nella sala Montefiore della Comunità ebraica nel corso di un incontro intitolato “L’ultima lezione del professor Jona” cui parteciperà la stessa ricercatrice (a introdurla il vicepresidente della Comunità Marcella Ansaldi) e che si svolgerà dopo la commemorazione in ricordo delle vittime veneziane della Shoah nell’area del Vecchio Ghetto.
L’iniziativa è stata annunciata da Paolo Navarro Dina con una grande intervista a Vanzan Marchini che apre le pagine culturali del Gazzettino. “Giuseppe Jona – afferma la ricercatrice – è un uomo che unisce l’impegno sociale con quello civile, che gode di chiara fama e che dimostra una grandissima generosità. Nel testamento si colgono tutti questi aspetti e soprattutto le dinamiche dei suoi affetti familiari. Si colgono inoltre alcuni valori di profondo rispetto verso le collaboratrici domestiche”. A loro va infatti parte del patrimonio dello stesso Jona che dispone la suddivisione tra queste dei suoi beni personali “dalle lenzuola agli arredi ai gioielli”.
(6 dicembre 2013)