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Joint, un secolo di impegno

simone mortaraMentre la vicenda del rapimento di Edgardo Mortara tornava d’attualità con la riscoperta del dipinto di Moritz Oppenheim, qualcun altro ne rievocava la storia. Sul palco dell’incontro per festeggiare i cento anni dell’American Jewish Joint Distribution Committee (Jdc) a Washington, un suo pronipote parlava dello stato della vita ebraica in Italia e in Europa prendendo le mosse dalle vicende della famiglia, a partire proprio dalla storia di Edgardo. Simone Mortara, Consigliere della Comunità ebraica di Milano e segretario generale del European Council of Jewish Communities, è stato infatti invitato a intervenire per raccontare l’impegno del Joint in Europa, ma anche esprimere una visione sul futuro dell’ebraismo in questa area del mondo. Per il centenario dell’organizzazione impegnata a portare soccorso e solidarietà con molteplici progetti in tutto il globo, numerose le personalità presenti, dal segretario di Stato americano John Kerry al vicepresidente Joe Biden, oltre a tantissimi membri del Congresso e a rappresentanti di numerose associazioni ebraiche e non.
“Personalmente tendo a essere ottimista per il futuro, e vedo un ebraismo europeo, unito e pronto a lavorare insieme, combattendo l’antisemitismo e l’assimilazione attraverso l’impegno nell’educazione e coltivando una società ebraica che sia allo stesso tempo consapevole del passato e proiettata verso il futuro” ha sottolineato Mortara, dopo aver ricordato l’impegno del Jdc in Italia e in Europa, a partire dal supporto alla rinascita delle comunità ebraiche dopo la seconda guerra mondiale (inclusa quella di Milano), fino ad arrivare al progetto Junction, dedicato a mettere in contatto giovani professionisti e lavoratori da tutto il continente.

(12 dicembre 2013)