Time out – A Tel Aviv

funaroSpesso Tel Aviv viene descritta come l’opposto di Gerusalemme. La città del divertimento la prima, la città santa la seconda. Sicuramente è così, Tel Aviv rimane a ragione una delle mete preferite del divertimento di persone da tutto il mondo. Eppure qualcosa sta cambiando. Il venerdì sera i Batei Hakneset sono pieni di ragazzi e capita, non di rado, che i giovani che affollano i locali su Dizengoff e Ben Yehuda siano gli stessi che frequentano affollatissime lezioni di Torah. Si va affermando in Israele un approccio all’ebraismo leggermente diverso rispetto al passato. Non necessariamente più corretto o meno giusto. Semplicemente differente rispetto all’ortodossia charidi o alla tipica laicità israeliana. Gli italiani ovviamente non sono da meno e questa vitalità è ben visibile nella comunità dei giovani che oggi sono qui. Ieri sera in una lezione quasi improvvisata da alcuni ragazzi, più di quaranta giovani si sono trovati a parlare di Torah di fronte a una pizza rigorosamente italiana e a un ragazzo della nostra comunità, Edoardo Galliani, che oggi lavora e studia qui in Israele. Il segno di una Tel Aviv che cambia e di una comunità, quella italiana in Israele, che continua a crescere insieme alla spiritualità di questa città.

Daniel Funaro

(19 dicembre 2013)