…cultura

Mettere in rete i musei ebraici mi sembra una buona idea. In genere le reti culturali funzionano, costringono gli operatori a pensare e lavorare in un’ottica meno legata al locale e maggiormente proiettata a una strategia culturale condivisa con altre realtà. Ed è anche interessante l’idea di proporre una visibilità sul web (almeno parziale) di quel che offrono in termini di opere d’arte, testimonianze e percorsi didattici i numerosi musei curati dalle comunità o dalle istituzioni pubbliche. L’idea da cui bisogna partire – credo – è che l’Italia ebraica è parte integrante e condivide il destino dei beni culturali dell’Italia intera, e deve saper sviluppare le forme di aggregazione, di progettazione e di diffusione che da sole possono assicurare almeno due obiettivi fondamentali: 1) contribuire con la divulgazione della conoscenza sulla storia e sulle tradizioni ebraiche alla lotta contro ogni forma di antisemitismo; 2) aprire un canale di introiti economici che possono permettere alle comunità di offrire sempre meglio i loro servizi agli iscritti e all’intera cittadinanza. Una rete di musei ebraici in Italia, ma anche qualcosa di più; ricordiamoci che accanto ai musei ci sono i luoghi da visitare, quartieri ebraici, sinagoghe, “case dei viventi” (si veda il bel libro di Andrea Morpurgo, “Il cimitero ebraico in Italia” – Bologna 2013). E ricordiamoci anche che molte delle comunità ebraiche in Italia hanno biblioteche e archivi che sono a volte anche molto ben organizzati, ma che non sono connesse fra loro. Questa poca capacità di fare rete culturale, di organizzarsi per mettere a disposizione un’offerta culturale che potenzialmente è di grande rilevanza, è una delle situazioni che vanno superate velocemente. Trasformare la divisione campanilistica (pardon, sinagoghistica…) e le diffidenze in condivisione progettuale è la sfida che ci si trova ad affrontare. La decisione del consiglio Ucei sembra volersi muovere in questa direzione. Vale la pena di proseguire.

Gadi Luzzatto Voghera, storico

(20 dicembre 2013)