Una rete per la solidarietà
Favorire la creazione di una rete di solidarietà, sviluppare l’assistenza secondo un modello professionale, fornire supporto a chi ne ha bisogno. Sono questi alcuni capisaldi del progetto di servizio sociale territoriale elaborato dalla Commissione Servizi sociali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, presieduta dal Consigliere UCEI e presidente dell’Associazione medica ebraica Giorgio Mortara. Un progetto che espande e sviluppa la positiva esperienza dell’assistente sociale itinerante per prestare la propria opera nelle Comunità ebraiche prive di una simile figura.
“Quello dei servizi sociali è un settore in cui l’UCEI, fino a qualche tempo fa, non interveniva se non nell’ambito di progetti mirati, perché di tradizionale competenza delle singole Comunità ebraiche. Negli ultimi anni, con la crisi economica, la realtà è molto cambiata. E ci teniamo a sottolineare l’impegno affinché le Comunità e anche i singoli iscritti possano rivolgersi a noi” spiega Mortara.
Il progetto approvato prevede la suddivisione del territorio in quattro macroaree (provvisoriamente identificate in nord-est, nord-ovest, Toscana e centro-est), individuando per ciascuna una figura di riferimento professionalmente esperta per dare vita a uno sportello di ascolto e di accoglienza delle persone in situazione di disagio. Ad affiancarla potranno essere anche volontari pronti a mettere a disposizione specifiche competenze, i medici dell’Ame, avvocati, professionisti, per offrire un supporto a 360 gradi, con il coordinamento dell’UCEI, che metterà anche a disposizione un fondo per i casi di maggiore necessità. “L’idea è quella di fornire un aiuto non solo per problemi di natura esclusivamente economica, ma anche socio-sanitaria e globale – sottolinea ancora il Consigliere – Inoltre sarà molto importante la condivisione delle esperienze che già esistono, la capacità di fare rete e creare sinergie, coinvolgendo in questo caso anche i servizi sociali delle Comunità in cui già esistono strutture dedicate, come Roma e Milano (nell’immagine la Residenza Arzaga di Milano ndr)”.
Il coordinamento dell’attività è affidato all’UCEI, con la Commissione Servizi sociali che ha elaborato anche precisi criteri per la concessione di aiuti economici. Con un’importanza precisazione. “A rivolgersi a noi potranno essere non solo le Comunità ma anche le persone – ricorda Mortara – nell’assoluto rispetto della privacy anche per quanto riguarda la loro stessa Comunità: in questa prospettiva sarà attivato un call center dedicato”.
A gennaio la partenza del progetto.
(27 dicembre 2013)