Israele – Kasher, più controlli per la qualità
La guerra ai prodotti scadenti e fuorilegge coinvolge il mondo della ristorazione da sempre. Si pensi ad esempio al caso esploso in Inghilterra sulla carne di cavallo, dove ai consumatori venivano spacciati hambuger di vitello a cui in realtà veniva mischiata della carne equina. Oppure ancora l’eterna battaglia contro le imitazioni, vedasi il caso del Parmigiano Reggiano. In Israele c’è un’altra guerra che sta a cuore a clienti e consumatori, la verifica che il cibo sia realmente kasher, ovvero “adatto” o “conforme” alla legge alimentare ebraica. E per contrastare il fenomeno della contraffazione del marchio kasher, che costituisce una vera e propria truffa, il governo israeliano ha proposto una legge per potenziare i poteri di chi è preposto al controllo della kasherut: gli ispettori del Rabbinato centrale di Israele. O, come li ha definiti la stampa israeliana in questa nuova formulazione, la polizia della kasherut.
Fino a ora i funzionari, che fanno parte dell’unità di prevenzione dalle frodi in materia di cibo kasher, non potevano fare le verifiche senza il permesso preventivo dei ristoratori né prendere campioni di cibo per esaminarli – controlli necessari onde evitare la presenza di prodotti non conformi ai precetti ebraici, come l’utilizzo di derivati di latte in piatti di carne. Ora, tra i poteri che la nuova legge garantirà agli ispettori, c’è la possibilità di chiedere ogni informazione o documentazione utile per la verifica della carne kasher; entrare, senza previa autorizzazione dei titolari, nei ristoranti o nelle aziende alimentari; confiscare prodotti privi della certificazione kasher. I funzionari, per poter compiere il proprio lavoro ed esercitare i citati poteri, dovranno vestire in uniforme e presentare un distintivo in cui sono indicate posizioni e generalità.
La norma, criticata da alcuni ristoratori, preoccupati che le leggi più stringenti li trasformino di fatto in veri e propri criminali, è “essenziale e necessaria”, secondo il ministro firmatario rav Eli Ben-Danan (nell’immagine). “La proposta servirà a ridare fiducia alle persone nel marchio kasher, che ha sofferto in questi ultimi anni di una cattiva immagine dovuta a comportamenti scorretti dei singoli”, ha affermato il ministro. Secondo Ben-Danan “gli ispettori hanno dovuto confrontarsi fino ad ora con la propria mancanza di autorità e come risultato sono stati percepiti come deboli dai criminali, che uscivano impuniti dalle frodi, mentre agli occhi della gente non avevano gli strumenti per compiere il proprio dovere”. Questa legge vorrebbe cambiare, quindi, la situazione perché i prodotti siano di qualità e “adatti”.
(31 dicembre 2013)